Il villaggio di cartone

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Un film di Ermanno Olmi. Con Michael Lonsdale, Rutger Hauer, Alessandro Haber, Massimo De Francovich, El Hadji Ibrahima Faye, Souleymane Sow.
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Drammatico, durata 87 min. - Italia 2011. - 01 Distribution uscita venerdì 7 ottobre 2011. MYMONETRO Il villaggio di cartone * * * 1/2 - valutazione media: 3,64 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
gabriella martedì 25 ottobre 2011
rivitalizzare le coscienze Valutazione 4 stelle su cinque
58%
No
42%

Centochiodi si concludeva con gli abitanti di un paesino alle sponde del Po che attende , ci sono voluti quattro anni di attesa, forse quello che aspettavano era davvero un barcone di clandestini che si rifugia in una chiesa sconsacrata, accolti dal vecchio parroco che aveva appena assistito con dolore all'entrata delle ruspe, allo schiodamento del crocefisso e la rimozione di tutti gli arredi sacri. Una chiesa spogliata da tutti quei simboli cui lui sempre si era inginocchiato, ma riempita di una nuova e viva umanità , e le cose non sono poi così diverse da duemila anni fa. Un bambino che nasce lontano dal suo paese, nascosto alle autorità, una prostituta che aiuta la mamma e si commuove alla nascita della creatura. [+]

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renato volpone martedì 25 ottobre 2011
un film che accusa Valutazione 5 stelle su cinque
50%
No
50%

Se non fai nulla per cambiare la storia, la storia cambierà te. Un grande regista si pone di fronte ai grandi temi sociali della religione e dell'emigrazione e "denuncia", "accusa", con grande garbo, ma anche con decisione. I neri clandestini che si rifugiano nella sua chiesa spogliata costruiscono un villaggio di cartone che durerà il tempo dell'introspezione e poi seguiranno la loro strada. Alcuni torneranno in Africa perchè il futuro è la, qui è il passato. Anche Dio non è presente, e gli uomini si affrontano confrontando i loro credo, ma ...quanta menzogna anche nella pietà. Un film da vedere, che ti lascia sbigottito, stupito, basito, per la cruda e nuda verità. [+]

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riccardo76 sabato 22 ottobre 2011
un film semplice con un grande messaggio Valutazione 4 stelle su cinque
64%
No
36%

A pochi mesi di distanza dall’ Habemus Papam di Moretti, torna nelle nostre (troppo poche) sale un film che porta a riflettere sulla condizione attuale della Chiesa e sul vuoto di fede e di valori nella società attuale. Il Villaggio di Cartone di Ermanno Olmi offre infatti un’immagine ancora più eloquente della finestra di San Pietro vuota con le tende al vento: cosa può esprimere meglio di una chiesa svuotata di tutto, persino del crocifisso, il profondo vuoto spirituale della nostra società? Emblematica è soprattutto la scena in cui il crocifisso viene calato, simbolo di una fede che sta lentamente crollando.
Il tema poi della fragilità della fede viene accentuato da una riflessione del sacerdote, che afferma di essere stato “in dubbio” nei momenti in cui la chiesa era affollata. [+]

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martino76 venerdì 21 ottobre 2011
film di critica sociale..me è un polpettone Valutazione 2 stelle su cinque
51%
No
49%

Su forte opposizione del suo sacerdote una chiesa viene smantellata dalle Autorità. Subito dopo però viene occupata da dei clandestini che cercano un posto dove nascondersi a causa della loro condizione di illegalità sul territorio italiano. Tutto il film, alla cui base vi sono dialoghi ridondanti e retorici, è girato all’interno di una chiesa in un contesto quasi apocalittico con continui effetti sonori di elicotteri e sirene di auto della polizia. Il messaggio del film è diretto alle Istituzioni e alle sue leggi prive di umanità in tema di immigrazione che fanno diventare gli immigrati dei criminali, rei per il solo fatto di esistere. La chiesa, secondo me, viene chiamata in causa per la sua immobilità di fronte agli abusi dello Stato “tiranno”. [+]

[+] condivido (di sergiotti)
[+] un po' di informazione in più non guasta... (di ennibal)
[+] fatti un po' lontani dalla realtà (di mattyfog)
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giacomogabrielli giovedì 20 ottobre 2011
ordinaria quotidianita'. *** Valutazione 3 stelle su cinque
33%
No
67%

Dopo Terraferma, il tema dell'immigrazione clandestina torna in questo piacevole film del maestro Olmi. Il regista de Il Mestiere Delle Armi, e più recentemente di documentari dal grande spessore, ci racconta una storia triste, ben confezionata ed interpretata. Classica la regia, che dona purezza e realismo alle immagini, caratterizzate da ottime coreografie dei movimenti. La fotografia è ben fatta, anche se a tratti troppo teatrale. Gli interpreti sono sicuramente il punto forte dell'opera, da un umano Michael Lonsdale al sempreverde Rutger Hauer, da Alessandro Haber ad un'inedita El Hadji Ibrahima Faye. Un film che, come è solito quando si tratta di questo tema, non dà spazio a troppe positività e non risparmia scene ahimè di ordinaria quotidianità. [+]

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stefano73 martedì 18 ottobre 2011
pietà e troppa ambizione Valutazione 3 stelle su cinque
83%
No
17%

Il maestro Ermanno Olmi a 80 anni, ci offre un film indoor, all'interno di una chiesa. Film a bassissimo costo per trasmettere messaggi di pietà troppo ambiziosi. Film che presenta poche speranze , tanti silenzi e zero sorrisi. Lentezza nei dialoghi. Potrebbe diventare un gran bel film e scivola in pretese e messaggi troppo impegnati. Peccato davvero! Comunque DA VEDERE e PENSARE !

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stalker domenica 16 ottobre 2011
il bene è più grande della fede Valutazione 5 stelle su cinque
86%
No
14%

Ho visto il film ieri sera. La sala era quasi piena e questo è già un miracolo al giorno d'oggi. Mi ha compito come con pochi mezzi: due ambienti, scenografia scarna, Olmi sia riuscito a ricavare un capolavoro. Certo gran parte del merito va alle musiche: davvero "colonna" sonora di sostegno del film. Poi l'uso magistrale del sonoro: un particolare all'inizio si fatica a capire se si tratta di un temporale o di una guerra quello che sta avvenendo fuori dalla chiesa. Infine le luci. Potrebbe essere un film francescano per la povertà ma è più certosino per la cura dei particolari. Un film che riconcilia con la fede. che accende il desiderio del bene. Un film dove il prete anziano, pur tra mille dubbi e pensieri, si rivolge con preghiere profonde a Gesù: "Non ti avevo mai visto così vicino". [+]

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chissima domenica 16 ottobre 2011
olmi è una garanzia. Valutazione 0 stelle su cinque
45%
No
55%

La carità, l'amore, la solidarietà; il rischio, la speranza, l'opportunismo. La fede. L'umanità.

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lucia g.binetti domenica 16 ottobre 2011
un presepe di cartone Valutazione 4 stelle su cinque
68%
No
32%

Sono tante le anime del "villaggio di cartone", quello dei migranti clandestini che si rifugiano in una chiesa. C'è la ragazza, arrabbiata e decisa, che vuole farsi saltare in aria con le bombe sulla pancia, perché è la pancia troppo piena degli "altri” a renderla povera e disperata. Ma poi il film si risolve in una teoria di statue di carne che si sostituiscono pian piano alle statue di coccio o di cartapesta che vengono tolte dalla chiesa oramai sconsacrata. La Pietà della donna china sul suo uomo ferito e morente; la Natività di una ragazza madre rimasta sola ma accudita da un’altra donna, una Maddalena amorevole e coraggiosa. E poi il Presepe vivente nella chiesa sconsacrata, quello dei migranti accampati nel loro villaggio di cartone che fuggono dalla legge che li vuole clandestini. [+]

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nalipa venerdì 14 ottobre 2011
all'interno di una chiesa.... Valutazione 4 stelle su cinque
64%
No
36%

sconsacrata, priva di ogni simbolo (immagini, statue e orpelli vari) - un gruppo di clandestini si rifugia. Il vecchio prete (strepitoso Michael Lonsdale)li accoglie e non esita in più occasioni a denunciare la propria precarietà riguardo la Fede. Sin dalla prima scena in cui si vede un crocifisso schiodato dalla parete e alcune icone sacre impolverate, il regista riesce a ridare forza e potenza al simbolo, nonostante ai nostri giorni i simboli sembrano aver perso ogni significato. Tutto il film é il pensiero che,credo, Olmi abbia voluto condividere con i suoi spettatori riguardo ciò che buona parte dell'umanità sta vivendo. Ho sentito qualche giovane dire che ha trovato il film noioso e un pò antico. [+]

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