Paprika - Sognando un sogno

Immaginazione,fantasia e creatività fanno di Paprika un capolavoro dell'animazione giapponese,dimostrando come in questo campo il Giappone abbia superato gli USA.Il film affascina,sorprende,incanta con sempre nuove mirabolanti "esperienze" visive.Se non tutti i passaggi sono immediatamente comprensibili,ciò non costituisce un limite,basta infatti lasciarsi trasportare dalla fantasia,librarsi in volo e scoprire che tutto è stato solo un fantastico sogno.Nei sogni infatti non sono presenti le categorie umane di spazio,tempo e causalità,tutto si sussegue in base a "libere associazioni" che non conoscono le dimensioni nè la forza gravitazionale.Tutto è possibile nei sogni come nell'incantevole film Paprika che proietta lo spettatore in una realtà "altra" che è poi quella della vera arte che crea mondi e realtà parallele,dove farci sognare e dimenticare i legami che sempre ci tengono legati alla nostra realtà. [+]

Immaginazione,fantasia e creatività fanno di Paprika un capolavoro dell'animazione giapponese,dimostrando come in questo campo il Giappone abbia superato gli USA.Il film affascina,sorprende,incanta con sempre nuove mirabolanti "esperienze" visive.Se non tutti i passaggi sono immediatamente comprensibili,ciò non costituisce un limite,basta infatti lasciarsi trasportare dalla fantasia,librarsi in volo e scoprire che tutto è stato solo un fantastico sogno.Nei sogni infatti non sono presenti le categorie umane di spazio,tempo e causalità,tutto si sussegue in base a "libere associazioni" che non conoscono le dimensioni nè la forza gravitazionale.Tutto è possibile nei sogni come nell'incantevole film Paprika che proietta lo spettatore in una realtà "altra" che è poi quella della vera arte che crea mondi e realtà parallele,dove farci sognare e dimenticare i legami che sempre ci tengono legati alla nostra realtà.Film da vedere più volte,per poterne cogliere sempre nuovi splendidi particolari. [-]

che spettacolo di film :o

Una colonna sonora fresca, onirica ma non in senso classico. Parlerei quasi di un fattore onirico finalmente contemporaneo, artificiale ma, come giustamente sottolineato nel film, non artificioso (mi riferisco alla critica della scienza a tutti i costi e riferita a settori che tranquillamente esistono appieno anche senza il suo intervento). La storia non fa una grinza, chiara e naturale senza stilemi o complicazioni varie alla Linch. Filosoficamente parlando di carne al fuoco ce n'è una mezza quintalata: il rapporto tra sogno e reale, l'apporto dell'inconscio sulle piccole cose che fanno di noi vita e storia, lo sdoppiamento di personalità etc.... Molto bello il finale in cui il non brillantissimo ispettore, dopo aver affrontato i suoi spettri, riesce con coraggio e rinnovata passione a tornare al cinema (metafora anch'essa della vita come interpretazione di un ruolo). [+]

Una colonna sonora fresca, onirica ma non in senso classico. Parlerei quasi di un fattore onirico finalmente contemporaneo, artificiale ma, come giustamente sottolineato nel film, non artificioso (mi riferisco alla critica della scienza a tutti i costi e riferita a settori che tranquillamente esistono appieno anche senza il suo intervento). La storia non fa una grinza, chiara e naturale senza stilemi o complicazioni varie alla Linch. Filosoficamente parlando di carne al fuoco ce n'è una mezza quintalata: il rapporto tra sogno e reale, l'apporto dell'inconscio sulle piccole cose che fanno di noi vita e storia, lo sdoppiamento di personalità etc.... Molto bello il finale in cui il non brillantissimo ispettore, dopo aver affrontato i suoi spettri, riesce con coraggio e rinnovata passione a tornare al cinema (metafora anch'essa della vita come interpretazione di un ruolo). Metaforico e brillante è da vedere e rivedere. Non può che far bene. Paragonabile tranquillamente al grande "La Città Incantata". [-]

Visionario, pazzesco, angosciante, intelligente. Film da vedere e rivedere! Alla faccia di quei trogloditi convinti che i cartoni animati siano solo per bambini. Il tema portante "Parade" di Susumu Hirasawa merita la visione dell'intero film.

Se amate l'animazione giapponese... se vi è piaciuto Tokyo Godfathers... se vi intrippano le tematiche alla Vanilla Sky... oppure alla Matrix... insomma sogno vs realtà... allora Paprika è un film che fa per voi... mi sono innamorato di Paprika dopo cinque minuti :-)

Come nella migliore e classica tradizione giapponese, lo spettatore viene catapultato in medias res all'interno dello spettacolo visivo, nel quale è obbligato a raccapezzarsi, a discernere fra verità e finzione; ma il gioco stanca troppo presto, la trama si sviluppa con eccessiva prevedibilità così come troppo rapidamente lo spettatore comprende quando si trova nel vero e quando nel falso; allora rimane l'immaginazione delle immagini, che sono effettivamente belle ma perdono il fascino del simbolo, della suggestione, e lasciano la voglia di concludere la serata rivedendosi un Fellini o un Lynch. Paragone troppo arguto? E allora non si parli di capolavoro.

"Questo anime è la dimostrazione di come i registi di film di animazione Giapponesi stanno salendo verso la luna, mentre quelli Americani rimangono ancora a giocare nella sabbionaia dei bambini." Il New York Times ha più o meno scritto questo nella pagina di recensione dedicata al film in merito. Il Giornale invece nella sua recensione dedicata ha preferito definire orrida l'animazione giapponese e noioso Paprika. Ho detto tutto.

considerando che il tema non è proprio originalissimo, era necessario essere un po' più visonari. purtroppo a volte è un po' noiosetto. peccato. il trailer è decisamente bello.

Un sistema per entrare nei sogni, non ancora brevettato, è stato inventato per scopi terapeutici in campo psichiatrico. Il rapimento di questo fa partire una caccia al ladro, che si protrae tra sogno e realtà. Ottima realizzazzione tecnica, la sound track si adatta benissimo alle situazioni psichedeliche del film, il capire se ci si trovi nel mondo reale o in quello dei sogni e di questo capirne il significato rendono l'esperienza dello spettatore estremamente COINVOLGENTE.

Non c'e' che dire, veramente un film molto gradevole, bilanciato e che lascia lo spettatore spaesato e confuso esattamente come all'interno di un sogno incontrollabile che precede un risveglio ansimante e disarmante. Si viene riacciuffati di tanto in tanto per poi ricadere nuovamente in questo abisso onirico che lascia poco spazio alla razionalità se non a quella che il regista vuole esprimere come "disagio sociale". Il film in se è ben realizzato e molto piacevole tuttavia non per tutti. Sicuramente non è per coloro che pensano che i "cartoni animati" sono per bambini, qui si parla di film d'animazione e sicuramente non è un film per bambini ne tanto meno per adulti ottusi e privi di qualsivoglia curiosità o sensibilità alla cultura cinematografica intesa come forma d'arte. [+]

Non c'e' che dire, veramente un film molto gradevole, bilanciato e che lascia lo spettatore spaesato e confuso esattamente come all'interno di un sogno incontrollabile che precede un risveglio ansimante e disarmante. Si viene riacciuffati di tanto in tanto per poi ricadere nuovamente in questo abisso onirico che lascia poco spazio alla razionalità se non a quella che il regista vuole esprimere come "disagio sociale". Il film in se è ben realizzato e molto piacevole tuttavia non per tutti. Sicuramente non è per coloro che pensano che i "cartoni animati" sono per bambini, qui si parla di film d'animazione e sicuramente non è un film per bambini ne tanto meno per adulti ottusi e privi di qualsivoglia curiosità o sensibilità alla cultura cinematografica intesa come forma d'arte. Se volete vedere un cartone animato, puntate verso altri lidi, questo e' un FILM disegnato. Non guadagna più di quattro stelle in quanto si perde nel finale con un pò di frettolosità e un filo di "linearità" che vanno a togliere quel piacevole senso di disarmo provato durante tutto il film, tuttavia il finale rimane un giusto finale e sicuramente più chiaro (forse troppo) di quanto tutto il film non lasci presagire. Il film ricorda un pò l'ultimo film di Gondry, l'arte del sogno, in tanti momenti e nella struttura di fondo, e non è solo per il suo aspetto sospeso fra sogno e realtà ma anche per la "squisita visionarietà" delle immagini. Lo consiglio caldamente a chi sa apprezzare il cinema d'animazione orientale e a chi ha una sensibilità tale da poter capire anche i film un pò più complessi e distaccati dalla razionalità, altrimenti è meglio non vederlo, sarebbe solo tempo perso, molto meglio scegliere qualcosa di più commerciale come il terzo episodio dei pirati dei caraibi ;) [-]