Highwaymen

Thriller di Harmon del 2004 che ricorda vagamente Christine - La macchina infernale di Carpenter, in questo caso però l’auto assassina non è una Plymouth Belvedere del ’57 ma una Cadillac Eldorado del ’72 guidata da uno psicopatico, metà uomo metà macchina, a caccia di pedoni, meglio se donne, da investire uccidere e derubare di oggetti per farne trofei. La trama debole ed il finale scontato sono in parte riscattati dall’interpretazione di Caviezel dell’eroe positivo, un personaggio peraltro sfruttato nel cinema di genere, protagonista dell’inesauribile filone del revenge movie. La vendetta guarda caso si consumerà nello scontro finale tra la Cadillac dell’antagonista paraplegico ed una Plymouth sbucata direttamente dall’inferno di celluloide, questa volta tuttavia messa al servizio della giusta causa.

La recensione non cita minimamente la splendida colonna sonora e le magnifiche atmosfere evocate. Un capolavoro, peccato non averlo visto prima.

Road-thriller ambientato sulle highway americane, uno pscicopatico si diverte ad uccidere le persone in strada su di una cadillac, tra le sue vittime ci va di mezzo anche la moglie del protagonista di questo film, ovvero l'inespressivo Jim Caviezel, che da quel giorno medita la sua vendetta. Dopo 5 anni d'inseguimento la vendetta si compirà. Niente di trascendentale, rimane però un discreto film d'intrattenimento,vista anche la sua breve durata; sul genere di Duel e Radiokillers, anche se questi due film li reputo migliori di questo.

Film interessante e dinamico ma soprattutto, a disputa dell'illegibile sgorbio di Mattia Nicoletti, interpretato come si deve e in alcuni punti anche di più. Tutto scorre in maniera chiara ed elettrizzante, regalando morti tremende e caratterizzando abilmente il cattivo di turno. Rhona Mitra recita, come suo solito, ottimamente ed anche James Caviezel non se la cava male. Film da quasi otto che intrattiene benissimo.

non è un certo capolavoro ma questo già si sapeva, però è un film che non delude le attese. tanta azione e una frenetica corsa per la cattura del solito psicopatico.   

Un film dal ritmo appassionante con alcuni colpi di scena che ne animano il ritmo, incluso un finale che non ti aspetti. Un paio di scivoloni di stile nella parte finale, con dialoghi un po' troppo scontati. Non concordo con la critica ufficiale, troppo tesa a vedere nel personaggio principale ciò che l'attore farà nel suo prossimo futuro, mentre invece ci leggo un enventuale ispirazione per Grindhouse di Tarantino.
Ci sono alcuni interessanti spunti di regia e fotografia. Un film che non ha pretese di grandiosità con mirabolanti effetti speciali, ma con una buona dose di sana adrenalina ti cattura l'attenzione per 80 minuti.