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"Out of Justice"(John Flynn, scritto , per il soggetto e lo screenplay, da David Lee Harry, 1991)è il terzo film di o meglio con Steven Seagal a"sbancare", ossia con un altissimo intrito dovuto ai guadagni del film. IN ambiente italoamericano, nella "Little Italy", un poliziotto di orgini italiane indaga sulla morte di un suo collega e cato amico, scoprendo che dietro c'è la mano assassina di un ex-compagno di giochi, "traviato". Dopo varie peregrinazioni o meglio dopo appostamenti e sortite nei locali, in genere con effetti omicidi(uccide delinquenti a ogni pià sospinto)"becca"il responsabile e gliela fa pagare senza sconti. Questi film, costruiti su Steven Seagal, che vanta anche origini italiane da parte di madre, gli sono funzionali: molta action, sparatorie senza requie, coninui appostamenti, decise azioni volte a contrastare il crimine in ogni modo e con ogni mezzo. Film costuito sul ritmo, certo assicurator dal regista Flynn, scritto da Harry, caace di costuire sceneggiature atte allo scopo, "Out of Justice"è comunque abbastanza paitto nelle scene di raccordo e fa risaltre, più che altro, la "durezza implacabile"di Seagal a fianco del ghigno feroce di Willaim Forsythe, un "vilain"molto efficace. Qualcuno ha scritto-peraltro a ragione, assolutamente-che quando di vede Seagal si rivaluta Churck Norris come interprete, il che è senz'altro vero. Se Sergio Leone, per pura celia, definiva Clint Eastwood un"inteprete con due sole espresisoni", questa era appunto una pura celia, mentre Per Seagal vale veramente un rimpoivero di mera stereotipia interpretativa e recitativa, ma questo film, insieme ad altri due precedenti, era comunque ben costuiito, mentre ora lo stesso Steven si appoggia su fillm e telefilm costruiti in modo sicatto e tra l'altro il suo fisico attuale, molto diverso da quello di trent'anni fa(appunto la data del fillm)non gli consente molto. Da rivalutare in un'ideale rivalutazione biograico.filmologica di Seagal, per chi(::::)ne senta l'esidegenza, il film è comunque suoeriore a tutto quanto l'"attore"ha fatto dopo, certo tenendo anche conto del deperimento fisico di questo cultore di arti marziali fin dalla più tenera età(pare che praticasse tali arti già dagli anni dlela prima elementare...). Senectus ipsa morbus, certo, ma c0è da dire che l'"interpete"ha coltivato molto lo sport e le arti marziali, mentre un serio corso di recitazione sarebbe stato piùopportuno. El Gato,
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