cinemapassione
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giovedì 29 dicembre 2011
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il prezzo del successo
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Rupert Pupkin/(Robert De Niro) un uomo con la passione della comicita' e dello spettacolo, sogna di diventare come il suo idolo Jerry Langford/(Jerry Lewis) famoso comico della trasmissione "The King of Comedy", dopo un incontro casuale con Jerry, Pupkin perseguitera' il comico. Dopo diversi rifiuti da parte di Jerry Lewis, Pupkin con l'aiuto della sua amica Marsha decide di sequestrarlo, chiedendo come riscatto una partecipazione nello show serale "The King of Comedy". La produzione cede, e cosi' Pupkin si esibisce nello spettacolo televisivo esibendo tutto il suo repertorio, provocando consenso e ilarita' da parte del publico, finito lo spettacolo Pupkin viene arrestato e condannato a 6 anni d'arresto.
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Rupert Pupkin/(Robert De Niro) un uomo con la passione della comicita' e dello spettacolo, sogna di diventare come il suo idolo Jerry Langford/(Jerry Lewis) famoso comico della trasmissione "The King of Comedy", dopo un incontro casuale con Jerry, Pupkin perseguitera' il comico. Dopo diversi rifiuti da parte di Jerry Lewis, Pupkin con l'aiuto della sua amica Marsha decide di sequestrarlo, chiedendo come riscatto una partecipazione nello show serale "The King of Comedy". La produzione cede, e cosi' Pupkin si esibisce nello spettacolo televisivo esibendo tutto il suo repertorio, provocando consenso e ilarita' da parte del publico, finito lo spettacolo Pupkin viene arrestato e condannato a 6 anni d'arresto. Dopo 2 anni e mezzo Pupkin torna in liberta', godendosi la fama e il successo conquistato per la sua storia, la sua biografia viene publicata e diffusa in tutta L'America
Film brillante che descrive la tenacia e l insistenza di un uomo che insegue il suo sogno.
Se insisti e resisti, raggiungi e conquisti.
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il brandani
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domenica 26 dicembre 2010
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volere tutto subito... ad ogni costo!
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New York, 1983. Rupert Pupkin (Robert De Niro), accanito fan del comico televisivo Jerry Langford (Jerry Lewis) ed a sua volta aspirante comico, dopo un fortuito incontro con il suo idolo comincia a perseguitarlo nel tentativo di ottenere un’audizione. Langford inizialmente asseconderà il comportamento insistente di Pupkin, finché questi non gli farà perdere la pazienza. Di fronte ai rifiuti di Langford, Pupkin, aiutato dalla sua amica Marsha (Sandra Bernhard), escogiterà un folle piano per avere i suoi minuti di gloria.
Se dovessimo nominare due registi che più di tutti hanno dimostrato un’appartenenza umana e artistica, che sfocia in un vero e proprio attaccamento amoroso, alla città di New York, non avremmo dubbi: faremmo i nomi di Woody Allen e Martin Scorsese.
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New York, 1983. Rupert Pupkin (Robert De Niro), accanito fan del comico televisivo Jerry Langford (Jerry Lewis) ed a sua volta aspirante comico, dopo un fortuito incontro con il suo idolo comincia a perseguitarlo nel tentativo di ottenere un’audizione. Langford inizialmente asseconderà il comportamento insistente di Pupkin, finché questi non gli farà perdere la pazienza. Di fronte ai rifiuti di Langford, Pupkin, aiutato dalla sua amica Marsha (Sandra Bernhard), escogiterà un folle piano per avere i suoi minuti di gloria.
Se dovessimo nominare due registi che più di tutti hanno dimostrato un’appartenenza umana e artistica, che sfocia in un vero e proprio attaccamento amoroso, alla città di New York, non avremmo dubbi: faremmo i nomi di Woody Allen e Martin Scorsese. Se c’è una cosa che accomuna queste due personalità così diverse è proprio il rivolgersi frequente a quella realtà così grande, sfaccettata e affascinante che non possono fare a meno di raccontare (summa di questo sentimento è sicuramente New York Stories).
Allen e Scorsese sono innamorati della loro città. Di lei amano parlare perché sanno che di lei non si stancheranno mai di parlare. Ma se il primo nel corso degli anni, tramite un personale e ricercato linguaggio, ha rivoluzionato la romantic comedy (Io e Annie) il secondo si è sempre mostrato più cupo, meno dialogico, a volte persino noir nel rappresentare i rapporti interpersonali dei suoi personaggi.
Questo film rappresenta un’eccezione alla regola ed è semplicemente un piccolo capolavoro.
Ci si chiede come abbia fatto a rivelarsi un tale flop al botteghino da costringere Scorsese ad avvalersi di una produzione indipendente per il suo successivo lavoro (Fuori orario).
La sceneggiatura geniale e la bravura oltremodo magistrale degli interpretifanno di Re per una notte uno dei film più sottovalutati della storia del cinema. Oltre ad uno strepitoso Robert De Niro, è doveroso segnalare l’interpretazione di Sandra Bernhard, perfettamente calata nella parte della pazza amica del protagonista. Bella e azzeccata, inoltre, la suggestiva colonna sonora di Robbie Robertson (ex-chitarrista dei The Band), il quale collaborerà con Scorsese anche per le colonne sonore de Il colore dei soldi e Casinò.
È probabilmente la miglior dimostrazione di poliedricità da parte di Scorsese come regista e di De Niro come attore. La pellicola rappresenta infatti una triplice “prima volta”.
Per Scorsese si tratta della sua prima commedia; non si era mai visto De Niro nei panni di un personaggio così comico (e che per giunta è un comico!); ed infine ci viene mostrato un inedito Jerry Lewis, per la prima volta alle prese con un ruolo drammatico. Questo particolare è degno di nota perché crea una bizzarra e interessante alchimia tra De Niro e Lewis. Pare che Scorsese si sia divertito a giocare allo scambio dei ruoli: i due infatti si ritrovano l’uno a interpretare il ruolo che solitamente viene dato all’altro. Ecco allora che l’incorreggibile toro scatenato cede il posto a un comportamento grottesco e surreale, mentre il folle dr. Jerryll assume toni freddi, seri e autorevoli.
Il film pone l’attenzione sul feroce e morboso desiderio di apparire in tv, sull’adunata dentro lo schermo (fino a infrangerlo) della folla assetata di fama, sulla risposta sempre più numerosa alla domanda “se ci può andare lui, a me cosa manca?”. La disposizione del protagonista (volere tutto subito) anticipa di molto un atteggiamento che col passare degli anni si imporrà sempre più prepotentemente. Il retrogusto amaro risiede nel fatto che, per quanto esagerato, il gesto nel film proviene da una persona che si rivela capace di fare il comico, mentre oggi la maggior parte delle persone che passano improvvisamente dall’essere anonimo all’essere re (e non solo per una notte) sono persone qualunque che vogliono diventare qualcuno pur non sapendo fare nulla. E per diventarlo non devono nemmeno volerlo “ad ogni costo” come il nostro Rupert Pupkin.
In conclusione, un film straordinario che consiglio a tutti.
E poi nel film appaiono in un cameo Mick Jones, Joe Strummer e Paul Simonon, membri dello storico gruppo punk-rock The Clash ... come può essere brutto?
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demon_daedra
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mercoledì 3 novembre 2010
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brillante e sottovalutato
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New York. Si, ancora New York. Ma quel che colpisce di più di Scorsese è proprio la sua capacità di mostrarcela ogni volta sotto un nuovo risvolto. Questa volta la vediamo attraverso gli occhi di un comico da due soldi (De Niro), ossessionato dalla fama e dalla paura dell'insuccesso. Convinto della sua bravura, arriverà perfino a sequestrare il noto conduttore televisivo (Jerry Lewis), così da conquistarsi i suoi dieci minuti di gloria e diventare Re per una notte. Il film è scorrevole, vivace; gli interpreti all'altezza dei personaggi. Ci viene allora da pensare perchè proprio questo, tra i tanti frutti della celebre coppia Scorsese-De Niro, sia stato quello a riscuotere minor successo.
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New York. Si, ancora New York. Ma quel che colpisce di più di Scorsese è proprio la sua capacità di mostrarcela ogni volta sotto un nuovo risvolto. Questa volta la vediamo attraverso gli occhi di un comico da due soldi (De Niro), ossessionato dalla fama e dalla paura dell'insuccesso. Convinto della sua bravura, arriverà perfino a sequestrare il noto conduttore televisivo (Jerry Lewis), così da conquistarsi i suoi dieci minuti di gloria e diventare Re per una notte. Il film è scorrevole, vivace; gli interpreti all'altezza dei personaggi. Ci viene allora da pensare perchè proprio questo, tra i tanti frutti della celebre coppia Scorsese-De Niro, sia stato quello a riscuotere minor successo. Forse perchè ci fa paura pensare che il Robert Pupkin di "The King of Comedy" non sia poi cosi diverso da noi stessi. Cosa si è disposti a fare pur di apparire in televisione? La brillante risposta di Scorsese ad una domanda che in quegli anni sembrava essere nella mente di tutti (vedi Tootsie di Pollack).
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marv89
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lunedì 24 maggio 2010
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forse il meno riuscito della coppia
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Re per una notte è un film del maestro scorsese diretto nel 1983, ed è numeri alla mano il suo maggior insuccesso almeno a livello di incassi. Il film narra le vicende di un aspirante comico Rupert Pupkin accanito fan del famosissimo comico televisivo Jerry Langford che dopo un fortuito incontro tra i due comincia a perseguitarlo per tentare di entrare nel mondo dello spettacolo con la sua spinta e nel suo show serale. Non riuscendo ad ottenere niente ricorre al sequestro che gli consente di essere re per una notte riscuotendo un grandissimo successo di pubblico, ma che lo costringe a sei anni di reclusione.
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Re per una notte è un film del maestro scorsese diretto nel 1983, ed è numeri alla mano il suo maggior insuccesso almeno a livello di incassi. Il film narra le vicende di un aspirante comico Rupert Pupkin accanito fan del famosissimo comico televisivo Jerry Langford che dopo un fortuito incontro tra i due comincia a perseguitarlo per tentare di entrare nel mondo dello spettacolo con la sua spinta e nel suo show serale. Non riuscendo ad ottenere niente ricorre al sequestro che gli consente di essere re per una notte riscuotendo un grandissimo successo di pubblico, ma che lo costringe a sei anni di reclusione. Uscito dal carcere è ormai la star della comicità mondiale. Cercando di fare un analisi personale dico che il film in questione non è un fiasco come potrebbe suggerire l'incasso e il marchio di flop appioppatogli all'epoca anzi lo definirei un film più che discreto che si fa guardare e che lascia qualcosa dentro chi lo vede, scorsese ci mette davanti all'ossessione per il divo, per l'idolo,descrivendo anche le difficoltà che porta ad esserlo e a quella per il successo impersonata dal personaggio di Rupert che ne fa una ragione di vita portandolo fino all'uso delle cattive. Un De Niro sempre perfetto anche nella veste di un comico semipazzo. Voto 7; guardatelo
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luca scialò
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domenica 17 gennaio 2010
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quando si è disposti a tutto per la notorietà
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Un mediocre comico sogna di avere uno spazio tutto suo in una trasmissione del noto comico presentatore Jerry Lewis. La sua diventa un'ossessione, tanto da aver montato un finto palco di cartone (con tanto di sagome ) in casa dove poter fare le prove. Non riuscendo ad ottenere mai un colloquio con Lewis decide, con un'altra stramba amica pure fan di quest'ultimo, di ottenere con la forza ciò che vuole...
Un film piacevole, divertente e...lungimirante, considerando ciò che accade oggi, con tanti dilettanti che sognano di diventare qualcuno partecipando a vari Reality e Talent show
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elvis shot jfk
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sabato 4 luglio 2009
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capolavoro
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è il miglior film della ditta scorsese/de niro dopo TAXI DRIVER..........davvero un capolavoro........in superficie comico e leggero ma sotto e più in profondità duro, reale e molto drammatico........si ricollega un pò alla sofferenza di Travis......il film è tenuto completamente in piedi da un De Niro incredibile........INCREDIBILE....e le sue battute fanno veramente ridere!
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oldboy
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martedì 21 aprile 2009
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il film più sottovalutato di scorsese
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L'ho trovato bellissimo. Parla di un uomo determinato a realizzare i propri sogni a qualsiasi costo, ed insegna che malgrado gli ostacoli c'è sempre una strada verso la vittoria, anche se contornata da crimini... Fa molto riflettere la frase "Meglio re per una notte che buffone per sempre". Gli altri motivi per cui si dovrebbe guardare questo film si chiamano Robert de Niro e Jerry Lewis
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zom
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venerdì 6 marzo 2009
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non capisco perché
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non capisco perché questo film sia tanto sottovalutato e poco conosciuto... un de niro fantastico che mostra di essere veramente un attore completo, un jerry lewis mai visto! tra il comico e il grottesco è un film che più attuale di così si muore...tutti vorrebbero essere eroi, apparire in televisione, diventare qualcuno essere riconosciuti per le doti di cui si è convinti...
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fabio
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martedì 13 gennaio 2009
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capolavoro
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ennesimo grande film della premiata ditta scorsese-de niro,magistrale prova di Bob che ha definitivamente dimostrato di saper interpretare qualsiasi ruolo dal drammatico al comico.
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gennaroaddato
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sabato 14 giugno 2008
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re per una notte (the king of comedy)
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Rupert Pupkin (Robert de Niro), è un aspirante comico, nonché accanito fan del grande comico televisivo Jerry Langford (Jerry Lewis). Il giovane tenta in tutti i modi di dare una svolta alla sua vita, cercando di intraprendere la strada per il successo. Dopo un incontro fortuito con il suo idolo, comincia a perseguitarlo, nel tentativo di ottenere un’audizione. Visti i numerosi rifiuti decide di compiere un tentativo estremo: rapire Langford e ricattare la sua troupe. Riesce a compiere il sequestro grazie alla sua amica Marsha (Sandra Bernhard), innamorata del comico, e, alla fine, ottiene di apparire in tv, nello show che ha sempre sognato.
Il film si svolge tutto lungo il sottile margine che divide realtà e finzione, si alternano, quindi, scene “reali” ad altre semplicemente immaginate dal protagonista che, ossessionato dalla lotta per il successo, fantastica sull’avere fama pari a quella di Langford (emblematica la scena in cui crede di essere a tavola con il suo idolo, che lo prega di prendere il suo posto nell’importante show televisivo da lui diretto).
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Rupert Pupkin (Robert de Niro), è un aspirante comico, nonché accanito fan del grande comico televisivo Jerry Langford (Jerry Lewis). Il giovane tenta in tutti i modi di dare una svolta alla sua vita, cercando di intraprendere la strada per il successo. Dopo un incontro fortuito con il suo idolo, comincia a perseguitarlo, nel tentativo di ottenere un’audizione. Visti i numerosi rifiuti decide di compiere un tentativo estremo: rapire Langford e ricattare la sua troupe. Riesce a compiere il sequestro grazie alla sua amica Marsha (Sandra Bernhard), innamorata del comico, e, alla fine, ottiene di apparire in tv, nello show che ha sempre sognato.
Il film si svolge tutto lungo il sottile margine che divide realtà e finzione, si alternano, quindi, scene “reali” ad altre semplicemente immaginate dal protagonista che, ossessionato dalla lotta per il successo, fantastica sull’avere fama pari a quella di Langford (emblematica la scena in cui crede di essere a tavola con il suo idolo, che lo prega di prendere il suo posto nell’importante show televisivo da lui diretto).
Un sublime de Niro (ben lontano da quello di “Taxy driver” o “Il padrino”) ci permette di viaggiare nella instabile psiche di quest’uomo che intraprende la sua personale lotta verso un successo che la televisione garantisce, senza però poter mai donare veramente. E’ chiara la denuncia (in anni in cui il cinema subiva una grossa crisi) fatta alla televisione, in quanto fonte di promesse che raramente vengono mantenute.
Il film non ha avuto un gran successo al botteghino ma, come ogni film “minore” è ricco (forse più di altri, grandi film) di contenuti morali e sociali. La lotta per il successo, l’ambizione massima di Rupert Pupkin, rappresenta per questo giovane aspirante comico una battaglia contro i mulini a vento, atta a screditare agli occhi dello spettatore la fama, sempre crescente, della tv.
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