lucaguar
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domenica 10 novembre 2024
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con la questo sole la droga che c''entra?
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Altro film molto sottovalutato del buon Fulci, "Luca il contrabbandiere" è davvero uno dei migliori della carriera del regista romano. Polizziottesco davvero ben costruito, con un'ottima fotografia che rende bene le meraviglie dei paesaggi del golfo di Napoli ma al contempo la povertà e il degrado dei quartieri più malfamati della città. Criticato come al solito per la sua fama di regista di genere e di filmacci violenti e folli anche stavolta, come a mio avviso in moltissime altre occasioni (anche se, ovviamente, non tutte), Fulci riesce a muoversi benissimo in un genere che è a lui molto caro e ne rompe come sempre i canoni: il fim è duro, violento, "alla Fulci" verrebbe da dire, anche se fermarsi alla sola violenza o alla sola vena estetica gore sarebbe veramente riduttivo: poliziesco di rara intensità, che mostra bene la realtà cruda della malavita partenopea, tra l'altro rompendo molti stereotipi, ad esempio prendendo come protagonista un ragazzo venuto dal nord, così come il suo più fidato collaboratore, e che è una chiara denuncia al mondo della droga.
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Altro film molto sottovalutato del buon Fulci, "Luca il contrabbandiere" è davvero uno dei migliori della carriera del regista romano. Polizziottesco davvero ben costruito, con un'ottima fotografia che rende bene le meraviglie dei paesaggi del golfo di Napoli ma al contempo la povertà e il degrado dei quartieri più malfamati della città. Criticato come al solito per la sua fama di regista di genere e di filmacci violenti e folli anche stavolta, come a mio avviso in moltissime altre occasioni (anche se, ovviamente, non tutte), Fulci riesce a muoversi benissimo in un genere che è a lui molto caro e ne rompe come sempre i canoni: il fim è duro, violento, "alla Fulci" verrebbe da dire, anche se fermarsi alla sola violenza o alla sola vena estetica gore sarebbe veramente riduttivo: poliziesco di rara intensità, che mostra bene la realtà cruda della malavita partenopea, tra l'altro rompendo molti stereotipi, ad esempio prendendo come protagonista un ragazzo venuto dal nord, così come il suo più fidato collaboratore, e che è una chiara denuncia al mondo della droga. Il film mostra molto bene anche il fatto che il mondo della mafia è comunque permeato da qualche valore, che tuttavia sta via via disfacendosi nelle giovani leve: se i vecchi boss tenevano solo al contrabbando di sigarette, i nuovi si stanno gettando in un mondo, quello della droga, molto più spietato e violento, che non si cura del bene delle nuove generazioni (emblematica è la frase di Luca che dice che ormai la droga a Napoli è venduta anche ai bambini fuori dalle scuole). Luca è un bravissimo Fabio Testi, personaggio che riesce a trasmettere tutta l'ambiguità della vita della Napoli dei primi anni Ottanta, e che alla fine è una persona ferita ed emarginata, una delle vittime di un boom economico che si sta rapidamente esaurendo; egli infatti è stato licenziato da una fabbrica del nord in cui lavorava onestamente e così ha chiesto aiuto al fratello mafioso che lo aveva fatto studiare a Milano e lo aveva mantenuto economicamente lontano dalla sua città natale. Il messaggio è chiaro: la malavita cresce su un terreno di insoddisfazione, in un clima culturale di ingiustizia sociale e di disuguaglianze. Fulci qui riesce veramente a mostrarci tutto il suo grande talento nel maneggiare i più svariati generi e la sua capacità di scrittura anche: i dialoghi sono ben costruiti, la sceneggiatura è ben fatta è il film scorre con i giusti ritmi, anche nel montaggio, che è più veloce nelle scene di inseguimento e che si fa addirittura al rallentatore in altre scene, su tutte quella dell'uccisione del fratello di Luca che cade dalla scogliera dopo essere stato mitragliato. Molto ben fatte anche le scene del rastrellamento della polizia nel quartiere malfamato di Napoli e in generale tutti gli inseguimenti, specialmente quelli in barca, originalissimi per il genere. Le uccisioni sono (e non potrebbe essere altrimenti con Fulci) iperviolente e splatter, senza stacchi di montaggio e con un retrogusto orrorifico che non manca mai, ma che rende inevitabilmente questo poliziesco originale, forse unico nel panorama del cinema italiano di questo genere. Da riscorprire!
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dandy
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mercoledì 12 settembre 2018
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blood of naples.
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L'incursione nel poliziottesco di fulci(che accettò una delle innumerevoli proposte arrivategli dopo il successo di "Zombi 2")è pura exploitation tamarra vecchio stile.La trama è irrilevante,un pretesto per mettere in scena una violenza così esasperata da diventare parossistica(ma anche crudele,come nella scena dello stupro).Le musiche di Fabio Frizzi non ci stanno a fare niente,e Testi è espressivo come un muro.I dialoghi no comment,ma la versione in inglese è forse peggiore,con un doppiaggio enfatico e a tratti trashoso(si sprecano i "ciao" e "bravo").Ma l'abbondante brutalità(la scena del volto bruciato è uno dei migliori effetti realizzati da Giannetto De Rossi[non accreditato])e l'indubbia competenza tecnica lo rendono più che godibile,e di fatto è considerato da molti come il miglior film del regista(lui compreso).
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L'incursione nel poliziottesco di fulci(che accettò una delle innumerevoli proposte arrivategli dopo il successo di "Zombi 2")è pura exploitation tamarra vecchio stile.La trama è irrilevante,un pretesto per mettere in scena una violenza così esasperata da diventare parossistica(ma anche crudele,come nella scena dello stupro).Le musiche di Fabio Frizzi non ci stanno a fare niente,e Testi è espressivo come un muro.I dialoghi no comment,ma la versione in inglese è forse peggiore,con un doppiaggio enfatico e a tratti trashoso(si sprecano i "ciao" e "bravo").Ma l'abbondante brutalità(la scena del volto bruciato è uno dei migliori effetti realizzati da Giannetto De Rossi[non accreditato])e l'indubbia competenza tecnica lo rendono più che godibile,e di fatto è considerato da molti come il miglior film del regista(lui compreso).E adorato alla follia dai fan.Da antologia del ridicolo involontario la strage finale compiuta dai vecchi camorristi(tra cui il regista stesso).A quanto si dice,finito il budget pressochè subito,a finanziarlo subentrarono veri contrabbandieri,che imposero cambi di sceneggiatura:fecero cambiare titolo(Fulci voleva intitolarlo "Violenza"),e vollero dare l'impressione di una "camorra buona".Pare che alle riprese assistette anche il figlio di Michele Greco.Il finale è un omaggio a "Milano Odia-La polizia non può sparare".
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fedeleto
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giovedì 19 maggio 2011
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fulci,il migliore
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Luca e' un contrabbandiere nella citta' di napoli,ha moglie,figlio e un amico a lui carissimo chiamato michele.Non appena entra a napoli un boss della droga,fa fuori quasi tutti i contrabbandieri e michele il suo caro amico.Luca accecato dalla vendetta vuole vendicare il suo amico,non mettendo in conto che anche la famiglia ora e' in pericolo.Dopo il clamoroso successo di ZOMBI 2,fulci si sposta nel poliziottesco,anche se il film ha una pretesa ben piu' ambiziosa,un apologia contro la droga,come recita il finale "commissa' che c'entra con sto sole la droga?"Fabio testi si muove in uno scenario pieno di intrighi e colpi di scena dove la verita' verra' a galla ma non senza un piccolo prezzo da pagare,ottima tra l'altro anche la partecipazione di giannetto de rossi(non accreditato)come makeuper,che nella scena della fiamma che sfigura il volto della donna da il meglio del suo artigianato.
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Luca e' un contrabbandiere nella citta' di napoli,ha moglie,figlio e un amico a lui carissimo chiamato michele.Non appena entra a napoli un boss della droga,fa fuori quasi tutti i contrabbandieri e michele il suo caro amico.Luca accecato dalla vendetta vuole vendicare il suo amico,non mettendo in conto che anche la famiglia ora e' in pericolo.Dopo il clamoroso successo di ZOMBI 2,fulci si sposta nel poliziottesco,anche se il film ha una pretesa ben piu' ambiziosa,un apologia contro la droga,come recita il finale "commissa' che c'entra con sto sole la droga?"Fabio testi si muove in uno scenario pieno di intrighi e colpi di scena dove la verita' verra' a galla ma non senza un piccolo prezzo da pagare,ottima tra l'altro anche la partecipazione di giannetto de rossi(non accreditato)come makeuper,che nella scena della fiamma che sfigura il volto della donna da il meglio del suo artigianato.Un film che come sempre consacra fulci come un grande regista di genere,che in qualunque campo si muove(western,horror,commedia,giallo),riesce a farcela senza problemi.
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brucemyhero
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lunedì 17 gennaio 2011
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luca il contrabbandiere
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Bel film, con buoni dialoghi, trama e cast dove spicca un Fabio Testi magnetico. I prodotti d'oltreoceano erano all'epoca e ancora oggi, imbattibili per grandiosità ed effetti speciali. Ma li abbiamo battuti sonoramente e per lungo tempo, proprio con questo genere di film. A noi mancavano spesso i mezzi, ma mai lo stile.
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dum dum boy
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mercoledì 14 gennaio 2009
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errore recensione
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Mi trovo d' accordo in tutto con la recensione del Sig. Lupi, una sola puntualizzazione: Le citazione dei polizzioteschi e dei western non fanno capolino attraverso la figura del suocero di Luca,bensì attraverso la figura di Don Morrone!! Saluti
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