Giuseppe Marotta
Quanto all'Edmond T. Greville del film Le mani dell'altro, scippatemelo dalle unghie se no lo dilanio. Ma come, tu pigli un celeberrimo pianista che ha dovuto subire un'operazione in clinica e gli infondi il sospetto che un genio del bisturi gli abbia sostituito le mani con quelle di un criminale giustiziato in pari data: e che ciò equivalga a trasformarlo (il paziente) in uno strangolatore! Figuriamoci: un po' di abbrivo a questa buffa teoria e vedremmo, stupiti, le dame che indossano pellicce di castoro invadere i paraggi dei corsi d'acqua e mettersi, là, a scavare febbrilmente gallerie. [...]
di Giuseppe Marotta, articolo completo (924 caratteri spazi inclusi) su 1965