giuseppe acciaro
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venerdì 16 novembre 2007
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"un western basilare"
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Seza ombra di dubbio, è insieme a "La tua bocca brucia" il miglior film di Roy Ward Baker. Western moderno anglo-spagnolo (gli esterni sono stati girati a Torremolinos)di grandissimo pregio, sospeso tra dure scelte esistenziali ed etiche,con un memorabile duetto di attori tra John Mills (un prete di polso che deve reprimere la sua attrazione verso l'avvenente Mylène Demongeot)perfettamente a suo agio nel ruolo, e il suo avversario, un elegante e magnetico Dirk Bogarde,leader dalla personalità tortuosa di un gruppo di fuorilegge che spadroneggia in un villaggio.A differenza del western classico qui vi sono scontri ed assassinii soltanto raccontati.La psicologia del "cattivo" Bogarde (Valentino nella versione italiana)è complessa, le sue azioni non appaiono mai banali e scontate,ma sono comunque mosse da un forte individualismo (sembra spesso distaccato nei confronti dei banditi che lo seguono)e da intendimenti (questo è uno dei tanti aspetti positivi del film)che sovente sfuggono anche ai suoi collaboratori.
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Seza ombra di dubbio, è insieme a "La tua bocca brucia" il miglior film di Roy Ward Baker. Western moderno anglo-spagnolo (gli esterni sono stati girati a Torremolinos)di grandissimo pregio, sospeso tra dure scelte esistenziali ed etiche,con un memorabile duetto di attori tra John Mills (un prete di polso che deve reprimere la sua attrazione verso l'avvenente Mylène Demongeot)perfettamente a suo agio nel ruolo, e il suo avversario, un elegante e magnetico Dirk Bogarde,leader dalla personalità tortuosa di un gruppo di fuorilegge che spadroneggia in un villaggio.A differenza del western classico qui vi sono scontri ed assassinii soltanto raccontati.La psicologia del "cattivo" Bogarde (Valentino nella versione italiana)è complessa, le sue azioni non appaiono mai banali e scontate,ma sono comunque mosse da un forte individualismo (sembra spesso distaccato nei confronti dei banditi che lo seguono)e da intendimenti (questo è uno dei tanti aspetti positivi del film)che sovente sfuggono anche ai suoi collaboratori. Splendido il finale che vede i due protagonisti morire all'unisono.Assolutamente indimenticabile.
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algot
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giovedì 28 giugno 2007
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profetico
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La migliore analisi (ante litteram!) del rapporto fra Giovanni Paolo II e i giovani.
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elvira
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una sfida particolare
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In un finto paese messicano (i pochi esterni furono girati in Spagna), i tre personaggi principali agiscono non in base al coraggio, ma sospinti da una particolare sfida: una giovane Démongeot (Linda) innamorata del prete (Mills) giunto a riportare la "legge del Signore" tra la popolazione dominata dall'affascinante (e maltrattato dal doppiaggio italiano) bandito Valentino (Bogarde), perennemente vestito in abiti di pelle nera. Il vero protagonista del film è tuttavia l'attrazione crescente che lega i tre, in virtù della quale la dialettica Bene/Male assume un ruolo di secondo piano. "E' terribile innamorarsi di una persona che non si potra' mai avere" dice il pistolero Valentino alla ragazza, quando scopre l'amore di lei nei confronti del prete.
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In un finto paese messicano (i pochi esterni furono girati in Spagna), i tre personaggi principali agiscono non in base al coraggio, ma sospinti da una particolare sfida: una giovane Démongeot (Linda) innamorata del prete (Mills) giunto a riportare la "legge del Signore" tra la popolazione dominata dall'affascinante (e maltrattato dal doppiaggio italiano) bandito Valentino (Bogarde), perennemente vestito in abiti di pelle nera. Il vero protagonista del film è tuttavia l'attrazione crescente che lega i tre, in virtù della quale la dialettica Bene/Male assume un ruolo di secondo piano. "E' terribile innamorarsi di una persona che non si potra' mai avere" dice il pistolero Valentino alla ragazza, quando scopre l'amore di lei nei confronti del prete. E in effetti, nella scena finale che richiama lo scontro tra i due amanti maledetti di "Duello al sole" (J. Jones e G. Peck) sarà Valentino, ucciso dalla polizia, a morire, mano nella mano, tra le braccia del sacerdote, finito da un ultimo colpo dei banditi. Un film con molti limiti, datato (1961), lento nella prima parte: ma giocato sul "climax",su un'ansia crescente, degni della successiva produzione anglosassone.
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