Cupo e pessimistico,riuscito affresco della condizione nei manicomi francesi di metà '900. L'opera si inserisce nel filone che vanta titoli più noti,come l'americano "Il corridoio della paura",e beneficia di quell'aura di dannazione che i registi d'oltr'alpe ben sanno calare sui loro protagonisti. Jean Pierre Mocky incarna la disperazione di un giovane che viene troppo facilmente,probabilmente a torto,bollato come matto da un medico dagliopinabili parametri di valutazione. Costui rappresenta l'ottusità dominante,cui fa da contraltare un collega illuminato che dovrà chinare il capo. I reclusi tenteranno più volte la fuga,e l'epica vicenda,scandita da efficacissime musiche dal ritmo incalzante,assumerà i contorni del dramma.
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Cupo e pessimistico,riuscito affresco della condizione nei manicomi francesi di metà '900. L'opera si inserisce nel filone che vanta titoli più noti,come l'americano "Il corridoio della paura",e beneficia di quell'aura di dannazione che i registi d'oltr'alpe ben sanno calare sui loro protagonisti. Jean Pierre Mocky incarna la disperazione di un giovane che viene troppo facilmente,probabilmente a torto,bollato come matto da un medico dagliopinabili parametri di valutazione. Costui rappresenta l'ottusità dominante,cui fa da contraltare un collega illuminato che dovrà chinare il capo. I reclusi tenteranno più volte la fuga,e l'epica vicenda,scandita da efficacissime musiche dal ritmo incalzante,assumerà i contorni del dramma. Grandi attori per un gran bel film:Aznavour l'amico epillettico,Anouk Aimeé la ragazza complice e amante del povero Francois.
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