Furiosa - A Mad Max Saga

Il mondo distopico di Mad Max, senza Mad Max, visto dalla prospettiva della ragazzina terribile dai capelli rossi, Anya Taylor-Joy, la futura imperatrice Furiosa del film precedente nella serie, cui il cattivone tutto muscoli e poco cervello, con poca fantasia chiamato Dementus, Christopher Hemsworth, ha trucidato la madre amazzone guerriera. Intrattiene ormai senza sforzo gli appassionati della saga, innamorati dei paesaggi desertici post apocalittici abitati da selvaggi di tutte le specie in cui sfrecciano imperterriti i feroci motociclisti nel perenne inseguimento dell’eroina. Facili metafore quasi infantili nella sceneggiatura del vecchio Miller nonché regista si intravedono nella mela colta all’inizio del film nel giardino dell’Eden che rompe l’incanto paradisiaco gettando la protagonista nella valle di lacrime e nelle cittadelle fortezze, piccole potenze militari ed economiche, che si fronteggiano mimando le superpotenze del mondo reale. Superfluo infine e retorico risulta il sermone filosofico sulla guerra che dall’inizio dei tempi scandisce la storia dell’umanità.