Miguel Mejias riflette sull'incomunicabilità, riduce i dialoghi all'osso, trasforma il viaggio fisico in un percorso dell'anima. In anteprima mondiale allo ShorTS International Film Festival
di Gian Luca Pisacane La Rivista del Cinematografo
Nel 1970 Zabriskie Point di Michelangelo Antonioni fu un flop, e otto anni dopo fu anche inserito nel libro The Fifty Worst Film of All Time (I cinquanta peggiori film di tutti i tempi) di Michael Medved. Nonostante le polemiche, è ancora oggi pietra angolare di un cinema che ispira registi di tutto il mondo. Un esempio è La Viajante di Miguel Mejias.
Il deserto è il cardine della vicenda, l'incontro il punto di svolta. Una donna in macchina, l'arrivo della figura maschile, il percorso verso l'astrazione. [...]
di Gian Luca Pisacane, articolo completo (2721 caratteri spazi inclusi) su La Rivista del Cinematografo 30 giugno 2020