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Noiosissimo e pretenzioso film indonesiano che, dopo 75 minuti di nulla (scontata, già vista e piattissima storia d'amore fra una bella estetista e un indolente sottotitolatore di DVD piratati), tira fuori l'unica idea che aveva da giocare e la sciupa: la ragazza infatti ruba un DVD ad una carcerata alla quale ha fatto un servizio di cura del viso ma dentro non ci trova, come sperava, un film di mostri ma la prova filmata delle mazzette prese da un leader politico. I derubati cercano di tornare in possesso del filmato con il rapimento del povero sottotitolatore mentre la ragazza intanto vende il DVD come fosse la copia pirata del nuovo blockbuster Transformers 6, e il filmato finisce nei negozi. Fine del film con scena di sogno della ragazza che riabbraccia il suo uomo, e ci troviamo di fronte all'ennesimo film estremorientale lento, realistico, tutto mdp a mano, con molte scene-riempitivo delle vie affollatissime di Jakarta e una storia che non decolla mai; e con inoltre un tentativo malriuscito di denuncia della corruzione politica. Da evitare per non rovinarsi la giornata.
P.S.: La trama che si trova in qualche sito web, e che terminerebbe con l'impiccagione della ragazza, non corrisponde affatto al film presentato oggi alla 72. Mostra del cinema di Venezia: copie censurate o errore dei press-books?
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