Legittima Offesa

Credo sia il peggior thriller sulla piazza. Il film è praticamente diviso in due parti completamente slegate tra di loro, e ambedue noiose e banali. Nella prima metà del film è rappresentata la vita quotidiana della protagonista, Della, una mamma casalinga frustrata e infelice, e impegnata negli ultimi preparativi per il Natale. Non presenta alcun elemento o personaggio secondario utile al prosieguo, quindi si può tranquillamente passare avanti fino a circa metà film, quando avviene il punto di svolta, ossia un litigio per un parcheggio tra la protagonista e una gang di ragazzini. Ci scappa il morto, e la donna - unica testimone - deve scappar via.
Tutta la seconda parte del thriller è la fuga notturna di Della in un bosco buio, inseguita a distanza dai ragazzini. Praticamente per mezzora si intravedono solo la chioma bionda della Basinger e qualche torcia in mano agli inseguitori. Dialoghi quasi nulli, con la Basinger che si limita ad ansimare.

Al di là di fotografia e dialoghi, il problema principale è l'assenza di suspense, azione e colpi di scena. Tutto scorre in maniera troppo semplice e prevedibile, senza neppure azione o tensione psicologica . Gli antagonisti, poi, sono solo dei ragazzini imbranati e impauriti, mal caratterizzati e interpretati, che si fanno pure sopraffare sul piano fisico dall'esile fuggitiva, oltre scivolare sul fogliame bagnato o a prendere rami in faccia.
Forse più adatti a fare le vittime sacrificali in qualche teen-horror anni 90, o mangiati da qualche squalo di Spielberg