Il titolo originale del film uscito nel 1997 è Murder at 1600, il numero civico di Pennsylvania Avenue dove si trova la Casa Bianca, la regia è di Dwigh H. Little regista televisivo e cinematografico, ha diretto diversi film tra cui: Free Willy 2, Anaconda, Tekken). Gli americani hanno un'ossessione/passione per la Casa Bianca, simbolo del potere presidenziale, che si è riversata nel cinema, che spesso l'hanno avuta come soggetto con i suoi protagonisti ed in particolare il Presidente, film non solo commedie (L'uomo dell'anno, Il presidente una storia d'amore) ma anche di guerra (Assalto al potere) ovvero anche avvincenti thriller (Potere assoluto, The Sentinel, Nel centro del mirino).
[Spoiler] Questo film appartiene al genere poliziesco/thriller: Il Presidente USA Jack Neil (Ronny Cox) si trova in una situazione difficile che potrebbe evolversi in una guerra nucleare: la Corea del Nord ha sequestrato diversi soldati americani maltrattandoli, le elezioni sono vicine e i sondaggi a lui sfavorevoli, i vertici militari nella persona del generale Tully (Harris Yulin) premono arrivando fine all'insubordinazione per un'azione militare, a complicare la situazione il venerdì notte viene trovata in un bagno della Casa Bianca uccisa con un coltello Carla Town una bella segretaria. Viene incaricato delle indagini il tenente detective Harlan Regis (Wesley Snipes) della polizia della capitale, Regis però trova un muro di reticenze specie da parte del capo della sicurezza (del Servizio Segreto) Nicholas Spikings (Daniel Benzali) che dà poche notizie e documenti, comunque il Presidente con la moglie e il figlio Kyle (Tate Donovan) era andato via un'ora prima dell'ora presunta del delitto a Camp David, viene assegnata per il collegamento con il Servizio l'agente Nina Chance (Diane Lane) già olimpionica di tiro. Regis trova un pò piu di collaborazione nel consigliere per la sicurezza Jordan (Alan Alda), l'autopsia rivela che prima dell'omicidio Carla aveva avuto un rapporto sessuale consenziente (con il preservativo); Regis scopre che era stata amante del Presidente e poi passata al figlio che era un donnaiolo, Regis scopre che Kyle non era andato via con il padre, ma il ragazzo pressato da Regis confessa che aveva avuto un'ora prima del delitto un rapporto con Carla ma che non c'entra con il delitto. Si susseguono l'uccisione di Spiklings, la fuga di Nina costretta dal fatto che aveva scoperto le omissioni nei fatti, ma con l'aiuto di Regis anche lui ricercato per l'uccisione di Spikings scoprirà che la mente di tutto è Jordan che voleva costringere Neil a dimettersi per lo scandalo, in modo da dare via libera alla guerra con la Corea del Nord, Spikings era stato ucciso per ché aveva scoperto tutto; nel finale Jordan arrestato cerca di uccidere il Presidente ma Nina fa da scudo e viene ferita (non gravemente) e Jordan rimane ucciso.
Il film è un discreto thriller che pur mettendo in primo piano l'azione, non calca la mano con gli effetti speciali tipo corse pazze e sparatorie sfrenate, ci sono ma descritte con misura, piuttosto il mistero circa l'dentità dell'assassino di Carla è rappresentato con accortezza ed intelligenza, in effetti chi sia la mente della congiura viene svelato all'improviso, con un efficace colpo di scena, come ben organizzata la sparatoria finale nei corridoi della Casa Bianca. Il protagonista Regis è interpretato dall'attore afroamericano Wesley Snipes, attore teatrale passato al cinema recitando con star di primo piano (Demolition man; Sol Levante, trilogia di Blade, Caccia senza tregua), qui delinea un solido poliziotto che affronta con sicurezza e tranquillità (non per nulla è appassionato di modellismo) il muro di omertà che trova alla Casa Bianca: è un duro che agisce soft ma secostretto è violento, ottima partner è Diana Lane (L'amore infedele) un'attrice non solo bella ma brava che interpreta con disinvoltura un'agente che di fronte alla scelta di coprire le magagne o di osservare la legge sceglie quest'ultima. I due protagonisti sono circondati da bravi caratteristi di grande esperienza tra i quali; Ronny Cox (Un tranquillo weekend di paura, Atto di Forza), Alan Alda (Misterioso omicidio a Manhattam; Il ponte delle spie) e Harris Yulin (L'uomo di mezzanotte, Hurricane, Il club degli imperatori). In conclusione un film che scorre veloce, non ci sono intoppi, la suspense è assicurata però senza eccessive sottolineature, un film diretto in modo intelligente specie con riguardo agli interpreti , forse la scena finale è un pò eccessiva ma non disturba lo spettatore.
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