New York ore tre: l'ora dei vigliacchi

Veramente un bel film, che malgrado la scarsità di effetti speciali e la semplicità degli scenari, riesce a coinvolgere emotivamente lo spettatore. La prima parte del film consiste in scene di vari personaggi che conducono ognuno la propria vita notturna nelle strade cittadine, dalla coppia con la bambina addormentata in braccio che torna a casa al medico ex-alcolizzato che esce dal bar, dalla coppia con problemi coniugali che si fingeva serena alla festa con gli amici all'uomo di colore stanco del disprezzo che i bianchi nutrono per quelli come lui, dall'uomo anziano che si lamenta con sua moglie dei giovani svogliati ai due amici che fanno il servizio di leva. E poi ci sono i teppisti, che dopo aver terrorizzato e malmenato un passante in un vicolo buio girano per le strade notturne in cerca di altre vittime. Nella seconda parte del film, vediamo tutte queste persone riunite in un vagone di una metropolitana, come dire che malgrado le differenti attività e preoccupazioni di tutti i giorni, si trovano a condividere per qualche ora lo stesso destino. I due giovinastri, ormai ubriachi e privi di senno, fanno irruzione nel vagone e cominciano a molestare i passeggeri. Si crea gradualmente un clima di terrore in cui ognuno finge di non accorgersi delle vessazioni subite dagli altri, ed infine, uno dei due militari (avente un braccio ingessato)ormai esasperato da tutta la violenza che si è consumata davanti ai suoi occhi, decide di affrontare i due malviventi. La tensione raggiunge il culmine allorquando uno dei due estrae un coltello a serramanico; non aiutato da nessuno e facendo appello a tutto il suo coraggio, il ragazzo riesce a neutralizzare i due assalitori, ma a caro prezzo: morirà dissanguato per le coltellate. Il film oltre ad essere una denuncia alla violenza cittadina, si rivela soprattutto una dettagliata analisi psicologica di tutte le pulsione negative umane e ad acuirne la sua capacità di coinvolgimento contribuisce l'ambientazione in un luogo chiuso e la continuità delle scene.