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Film che rappresenta un'epoca, "Un americano a Roma"di Steno(1954)è già un film-Sordi, anche perché Sordi è coautore(con Ettore Scola, lo stesso Steno, Lucio Fulci, Sandro Continenza)di soggetto e sceneggiatore, definendo i contorni, diciamo così, del proprio personaggio: è sbruffone, cattura quanto di peggio ha visto nei film"all american", crede di vivere a Kansas City, invece che"ARRoma": la famosa"omolgazione"ai modelli statunitensi, che sarà poi oggetto di tanti studi sociologici, è qui espressa al meglio, tanto che il film vale, francamente, più di moltissimi studi sociologici... senza volere insegnare nulla a nessuno, ma ribadendo che il cinema, "arte im-mediata"(Benjamin)spesso è più avanti di molti libri...Da ribadire il fatto che qui Steno e Sordi(con gli altri coautori)prendano di mira il peggio della cultura(in senso antropologico e sociologico, pur con le debite differenze)USA, spostandosi verso l'estremizzazione grottesca, quella che, appunto per mezzo del paradosso("sentimento del contrario"dice Pirandello)provoca l'effetto comico e dunque la risata. Sordi è praticamente protagonista unico, onnivoro: ci sono anche altri/e interpreti, ovviamente, ma è lui ad emergere, certo non solo in virtù della famosa, celebratissima sequenza degli"spaghetti"...Sordi attore già praticamente"perfetto"in un ruolo topico, appunto, che segna un'epoca e lo accredita di successi che saranno poi sempre più presenti e realizzati, con pochissime eccezioni... A Sordi-movie, potremmo dire, ossia un film "di" Sordi, che poi ne diverrà anche autore come regista, oltre che come coautore a livello di soggetto e sceneggiatura(cfr.sopra). Sordi espressione di un'epoca, destinato, perà a divenire"trans-temporale"... El Gato
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