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"Kind Salomon's Mines"(1950, Compton Bennett e Andreww Marton, screenplau di Helen Deutsch dal romanzo di HRider Haggard, 1950)rimane interessante come para-documentariio sull'Africa(aninali, biodiversita', paesaggi, costruzioni, costumi), irruzione dei"Bianchi"nell continente"nero", quasi incontrando i Watussi, che erano gia'stati oggetti di un film made int he USA, peraltro. Non e'¿un film razzista, ma certo la prospettiva rimane bianca, euroamericana(nel senso degli USA), legata alla concezione coloniastica. Decisamente incentrato anche su una"love story", che emerge subito in nuce, anche quando la guida e cacciatore Allan Quatermain incontra, polemicamente, la presunta vdeova inconsolabile che vuole ritrovare le tracce(vestigia) del marito scomparso anni prima o invece le famose"Mines"legate miticamente a King Salomon, mentre poi, nel corso del film, la prospettiva si toveescia di molto... dato che la donna ha una srota di sentimento , anzi meglio di(o all') autopunizione insoddisfatto/a, dove, tra mille pericoli la scelta e'poi di innanorarsi dell'inzialmente qausi odiato "accompagantore professionsita". Rimangono belle sequenze, dove scenografie e uso degli esterni, spefialmente considerando l'anno di realizzazione, sono decisamente apprezzabli. Eugen
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