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Ogni frase del del film se fosse stata cantata forse avrebbe avuto più senso.
Film celebrale, adolescienziale, onirico enoioso.
Leggo di recensioni che parlano di ingegneria genetica, fantascienza, magari più umanoidi che umani.
Personalmente ci vedo un giovane tossicodipendente figlio di una madre tossica ricoverata a suo tempo nella stessa clinica.
Un giovane autolesionista che aveva in passato portato all'estremo il suo gesto lesionista uccidendo la sua amata.
Il film, appunto, rappresenta i viaggi ipno/paranoici del tossico in una clinica, un tossico che comunque continua a cercare la perfezione nella droga e nell'autolesionismo, intravedendo in sottofondo l'unica possibile cura: l'amore.
Questa interpretazione appena descritta cerca di giustificare, con fantasia, un film noiso e contorto che assomiglia più ad un lunghissimo videoclip.
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