sergiofi
|
domenica 7 giugno 2020
|
quando oliver incontrò emily
|
|
|
|
Sottovalutato. È il termine giusto per un film penalizzato, nel lontano 2005, dalla scelta di un titolo davvero imbarazzante. “A lot like love” di Nigel Cole è tutt’ altra cosa rispetto all’assurdo “Sballati d’amore” scelto dalla distribuzione italiana. Un obbrobrio che ha contribuito al suo naufragio nell’immaginario collettivo, relegandolo troppo presto nel dimenticatoio. Rivisto qualche giorno fa su Netflix non è certamente un capolavoro, ma si impone per ciò che è. Una romcom ben raccontata e altrettanto bene interpretata. Arricchita da una colonna sonora di prim’ordine. Densa di un situazionismo coinvolgente.
[+]
Sottovalutato. È il termine giusto per un film penalizzato, nel lontano 2005, dalla scelta di un titolo davvero imbarazzante. “A lot like love” di Nigel Cole è tutt’ altra cosa rispetto all’assurdo “Sballati d’amore” scelto dalla distribuzione italiana. Un obbrobrio che ha contribuito al suo naufragio nell’immaginario collettivo, relegandolo troppo presto nel dimenticatoio. Rivisto qualche giorno fa su Netflix non è certamente un capolavoro, ma si impone per ciò che è. Una romcom ben raccontata e altrettanto bene interpretata. Arricchita da una colonna sonora di prim’ordine. Densa di un situazionismo coinvolgente.
La storia di Emily e Oliver dura sette anni. New York, Los Angeles e San Francisco sono le tappe che contrassegnano il loro rapporto, dopo un primo approccio non convenzionale ma certo indimenticabile per entrambi. Amanda Peet e Ashton Kutcher tengono la scena con spontaneità e bravura. La chimica tra i due protagonisti lievita e finisce per coinvolgere lo spettatore. Fino a un epilogo, certo scontato ma non per questo meno fascinoso, che li scopre molto diversi dalla loro prima volta.
Nonostante gli stilemi di riferimento (ma non è forse il cinema altro che il perpetuarsi di plot che si assomigliano un po’ tutti fra loro?) è un prodotto piacevole, simpatico, divertente, accattivante. Oliver e Emily arrivano nel tempo a una simbiosi sentimentale, misto di amicizia e complicità, che ha a che fare con qualcosa di molto simile all'amore vero. Quindici anni dopo, “A lot like love” mantiene una freschezza che il tempo non è riuscito a iintaccare. Quanto basta per farlo uscire dal limbo nel quale un titolo improbabile l'ha ingiustamente cacciato.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a sergiofi »
[ - ] lascia un commento a sergiofi »
|
|
d'accordo? |
|
sergiofi
|
venerdì 12 giugno 2020
|
quando oliver incontrò emily
|
|
|
|
Un film penalizzato, nel lontano 2005, dalla scelta di un titolo davvero imbarazzante e molto sottovalutato. “A lot like love” di Nigel Cole è tutt’ altra cosa rispetto all’assurdo “Sballati d’amore” scelto dalla distribuzione italiana. Un obbrobrio che ha contribuito al suo naufragio nell’immaginario collettivo, relegandolo troppo presto nel dimenticatoio. Rivisto qualche giorno fa su Netflix non è certamente un capolavoro, ma si impone per ciò che è. Una romcom raccontata bene e interpretata in modo delizioso. Una colonna sonora di grande livello, che regge all’implacabile trascorrere del tempo e si fa ascoltare ancora con piacere.
[+]
Un film penalizzato, nel lontano 2005, dalla scelta di un titolo davvero imbarazzante e molto sottovalutato. “A lot like love” di Nigel Cole è tutt’ altra cosa rispetto all’assurdo “Sballati d’amore” scelto dalla distribuzione italiana. Un obbrobrio che ha contribuito al suo naufragio nell’immaginario collettivo, relegandolo troppo presto nel dimenticatoio. Rivisto qualche giorno fa su Netflix non è certamente un capolavoro, ma si impone per ciò che è. Una romcom raccontata bene e interpretata in modo delizioso. Una colonna sonora di grande livello, che regge all’implacabile trascorrere del tempo e si fa ascoltare ancora con piacere.
La storia di Emily e Oliver copre sette anni. New York, Los Angeles e San Francisco sono le tappe che contrassegnano il loro rapporto, dopo un primo approccio non convenzionale ma certo indimenticabile per entrambi. Amanda Peet e Ashton Kutcher tengono la scena con spontaneità e bravura. La chimica tra i due protagonisti lievita e coinvolge. Fino a un epilogo, certo scontato ma non per questo meno fascinoso, che li scopre molto diversi dalla loro prima volta.
Nonostante gli evidenti stilemi di riferimento (ma non è forse il cinema altro che il perpetuarsi di un plot che somiglia a tutti gli altri del genere?) è un prodotto piacevole, simpatico, divertente, accattivante, godibile. Oliver e Emily arrivano nel tempo a una simbiosi sentimentale, misto di amicizia e complicità, che ha a che fare con qualcosa di molto simile all'amore. Quello vero.
Quindici anni dopo, “A lot like love” mantiene tutta la sua freschezza. Quanto basta per farlo uscire dal limbo nel quale un titolo improbabile l'ha ingiustamente confinato. E rimetterlo in circolo sulle piattaforme streaming e anche in tv. Come merita.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a sergiofi »
[ - ] lascia un commento a sergiofi »
|
|
d'accordo? |
|
|