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Radu Jude continua il discorso sullo stato dell'Europa: budget irrisorio e riprese con l'iPhone per un'azione di guerrilla urbana, per raccontare un mondo in disfacimento dentro una commedia grottesca. In Concorso a Berlino 75
di Lorenzo Ciofani La Rivista del Cinematografo
Che si tratti di un film realizzato in tempi stretti, rapido e addirittura estemporaneo, lo si capisce anche da certi dettagli di poco conto, come la locandina di We Live in Time affissa in un bar che annuncia l'uscita in sala ad ottobre 2024. Parlare di sciatteria è improprio, ancorché tutto va letto all'interno della poetica di Radu Jude, ma proprio in quella scena al bar (inquadratura fissa con lungo faccia a faccia, praticamente la cifra di buona parte del film) c'è una messa a fuoco piuttosto incerta. [...]
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