Dangerous Animals

Il cineasta realizza il suo film più riuscito, eccentrico e feroce: sull'ossessione per l'estremo, tra desiderio e costrizione. Con un grande Jai Courtney.

In perfetta continuità con i recenti successi della new wave australiana, Sean Byrne, uno degli autori più interessanti dell'horror indipendente post anni 2000, giunto al suo terzo lungometraggio da regista con Dangerous Animals, dà lezioni di sadismo, audace intrattenimento pop e gusto cinefilo. Se infatti The Loved Ones preannunciava con forza la nascita d'uno sguardo atipico e divertito sul male degli uomini, e The Devil's Candy ne illuminava la via, Dangerous Animals non può essere altro che la conferma di un talento d'autore sempre più riconoscibile e sagace, prossimo a svelarsi nella sua totalità. [...]

di Eugenio Grenna, articolo completo (3990 caratteri spazi inclusi) su Sentieri Selvaggi 18 agosto 2025