Caravan

Sorprendente e mai banale road-movie su una mamma caregiver di un figlio con disabilità cognitive, combattuta tra la cura del ruolo e piccole ma illuminanti esplosioni di vita

"Hai sempre bisogno di qualcosa, mi stai facendo impazzire": quando Ester urla a David, il figlio adolescente affetto dalla sindrome di down e da una disabilità cognitiva che lo rende capace di esprimersi solo con grugni, la propria fatica, a parlare sono almeno tre donne diverse: la madre, la caregiver familiare e una donna di quarantacinque anni che non può e non vuole rinunciare a esistere. Potrebbe essere l'acme patetica di uno dei tanti film che mettono in scena in maniera puntigliosa ma spesso troppo guardinga le gioie e i dolori di una vita consacrata alla cura e invece nel sorprendente esordio sul lungo della regista Zuzana Kirchnerová questo sfogo viene troncato di netto, come se quella furia verbale non meritasse un secondo in più della fiammata estemporanea a cui lo spettatore assiste dolorosamente. [...]

di Mario Turco, articolo completo (2910 caratteri spazi inclusi) su Sentieri Selvaggi 6 agosto 2025