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Dal documentario di osservazione alla fiaba nera: l'esordiente Lorenzo Pallotta sorprende con una fiaba nera, ancestrale e spirituale
di Lorenzo Ciofani La Rivista del Cinematografo
Sui titoli di testa di Sacro Moderno il titolo del film affiora nella nebbia che avvolge la montagna. Il movimento è accompagnato da un severo coro femminile che recita i versi de La religione del mio tempo di Pier Paolo Pasolini: "In questo mondo colpevole, che solo compra e disprezza, il più colpevole son io, inaridito dall'amarezza".
Per parlare di Sacro Moderno (che dopo il debutto nel Panorama Italia di Alice nella Città è passato in concorso al Laceno d'Oro 2021) non si può prescindere dal suo paesaggio. [...]
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