Ida Red

Un action movie drammatico di John Swab del 2021 che ha per protagonista un’intera famiglia di criminali capeggiati dalla vedova del capo della banda, rimasto ucciso in una rapina, che in assenza del 41bis, evidentemente non previsto dalla legislazione americana, continua a dar ordini da dietro le sbarre e ad organizzare omicidi e colpi milionari. Il film è girato con uno stile telefilmesco e a tratti ricorda uno dei tanti docufilm che ripercorrono le vicende di veri criminali, manca soltanto la voce narrante fuori campo. L’azione è diluita nella noia di troppe sequenze costruite su dialoghi superflui, il pathos si disperde nel vano tentativo di creare una storia drammatica per ogni personaggio che entra in scena. [+]

Un action movie drammatico di John Swab del 2021 che ha per protagonista un’intera famiglia di criminali capeggiati dalla vedova del capo della banda, rimasto ucciso in una rapina, che in assenza del 41bis, evidentemente non previsto dalla legislazione americana, continua a dar ordini da dietro le sbarre e ad organizzare omicidi e colpi milionari. Il film è girato con uno stile telefilmesco e a tratti ricorda uno dei tanti docufilm che ripercorrono le vicende di veri criminali, manca soltanto la voce narrante fuori campo. L’azione è diluita nella noia di troppe sequenze costruite su dialoghi superflui, il pathos si disperde nel vano tentativo di creare una storia drammatica per ogni personaggio che entra in scena. Nonostante la bravura degli attori e lo sforzo del regista nell’ideare situazioni fatte a posta per suscitare un minimo di simpatia per i protagonisti, questi appaiono lontani dalla realtà, stereotipati e senza spessore come gli eroi negativi di un fumetto o di un fotoromanzo. Frank Grillo è il solito killer psicopatico, Josh Hartnett è il buon villain, il bravo ragazzo vittima delle circostanze che avrebbe potuto fare qualsiasi cosa nella vita e si ritrova per colpa dei genitori a rapinare banche e a rischiare la pelle per amore di mammà. La stessa Ida Red, Melissa Leo, motore immobile di tutto quello che accade fuori dal carcere, è incapace di trasmettere la benché minima emozione. I protagonisti non sono empatici non perché siano dei delinquenti incalliti, il cinema infatti è pieno di delinquenti simpatici, ma per colpa dell’unidimensionalità con cui sono tratteggiati. Fa eccezione la ragazzina, interpretata dalla giovanissima Sofia Hublitz, almeno fino a quando le velleitarie esigenze drammaturgiche del plot non appiattiscono il suo personaggio rendendolo del tutto simile a quello dei suoi familiari. Paradossalmente risulta meglio riuscita la caratterizzazione dei personaggi minori come quello dell’agente dell’ FBI, interpretato da un grande William Forsythe. [-]