Scusa il ritardo

Il finale mi ha commosso davvero tanto,sarà perchè mi ha toccato nel profondo per una vicenda personale che mi sono ritrovata a vivere negli ultimi mesi ma davvero intenso,profondo,riflessivo. Attori bravissimi e un complimento particolare A Luca Giacomelli Ferrarini che,pur essendo attore di musical,si è comportato benissimo davanti alla macchina da presa:perfetto per questa parte,di una dolcezza sconvolgente nell'esprimere i propri sentimenti al suo amato,dolcezza del tutto spontanea.Complimenti al regista perchè ha saputo trattare un tema considerato ancora oggi,purtroppo,un tabù nel modo più normale e spontaneo possibile:ovvero l'amore semplice,profondo,intenso tra due persone,tra due giovani e la paura di uno dei due di viverlo alla luce del sole ma che alla fine trova il coraggio perchè l'amore per Mattia è più forte di qualsiasi altra cosa. [+]

Il finale mi ha commosso davvero tanto,sarà perchè mi ha toccato nel profondo per una vicenda personale che mi sono ritrovata a vivere negli ultimi mesi ma davvero intenso,profondo,riflessivo. Attori bravissimi e un complimento particolare A Luca Giacomelli Ferrarini che,pur essendo attore di musical,si è comportato benissimo davanti alla macchina da presa:perfetto per questa parte,di una dolcezza sconvolgente nell'esprimere i propri sentimenti al suo amato,dolcezza del tutto spontanea.Complimenti al regista perchè ha saputo trattare un tema considerato ancora oggi,purtroppo,un tabù nel modo più normale e spontaneo possibile:ovvero l'amore semplice,profondo,intenso tra due persone,tra due giovani e la paura di uno dei due di viverlo alla luce del sole ma che alla fine trova il coraggio perchè l'amore per Mattia è più forte di qualsiasi altra cosa.La frase che mi ha toccato di più è stata:" HO BISOGNO DI SENTIRMI,DI AMARMI,DI SAPERE CHI SONO E COSA VOGLIO E DEVO FARLO DA SOLA".. Semplice,forse banale per molti,ma che racchiude un mondo che solo chi si ritrova in una situazione del genere può capire perchè è vero,se non sai chi sei e non riesci ad amare te stessa non puoi amare qualcun altro e permettere a qualcun altro di amarti. Davvero Complimenti a tutto il cast e al regista. [-]

Quattro amici si ritrovano per consumare il pranzo a casa del nonno di uno di loro. Quello però non sarà un giorno come tutti gli altri: quel particolare giorno il vaso di Pandora verrà aperto e tutte le incertezze, le paure, le difficoltà dei quattro giovani protagonisti travolgeranno alla velocità di un turbine le loro vite, trasformandole radicalmente e per sempre. L’inizio lascia perplessi, la realtà viene brutalmente sbattuta in faccia sin dalle prime inquadrature, senza conoscere traccia del passato dei protagonisti e quando ancora si cerca di realizzare cosa sta accadendo, ci si ritrova dentro al racconto, al tavolo con quei ragazzi, come spettatori ignari della loro felicità ingannatrice e del loro dolore profondo. [+]

Quattro amici si ritrovano per consumare il pranzo a casa del nonno di uno di loro. Quello però non sarà un giorno come tutti gli altri: quel particolare giorno il vaso di Pandora verrà aperto e tutte le incertezze, le paure, le difficoltà dei quattro giovani protagonisti travolgeranno alla velocità di un turbine le loro vite, trasformandole radicalmente e per sempre. L’inizio lascia perplessi, la realtà viene brutalmente sbattuta in faccia sin dalle prime inquadrature, senza conoscere traccia del passato dei protagonisti e quando ancora si cerca di realizzare cosa sta accadendo, ci si ritrova dentro al racconto, al tavolo con quei ragazzi, come spettatori ignari della loro felicità ingannatrice e del loro dolore profondo. La storia si sviluppa teneramente, forse un po’ troppo veloce verso il finale ma sempre con battute giocate sul filo dell’emozione e della dolcezza. Il film scorre senza intoppi, senza cali di tono e si arriva alla conclusione con ancora la voglia di sapere se quello che vediamo è veramente il finale o se qualcosa dovrà ancora accadere. Personalmente, trovo la recitazione del cast impeccabile perché naturale, con pause, momenti di riflessione, sguardi, espressioni che appaiono spontanei ma che invece nascondono il lavoro interiore di attori professionisti. Un plauso anche alla colonna sonora del film, come il brano stupendo di Ilaria De Rosa "Svendo i miei perché". Piergiorgio Seidita, il regista di questo piccolo capolavoro, non è nuovo a queste narrazioni “tenere e complicate”: i dialoghi che scrive rappresentano fatti che accadono nella vita di tutti i giorni, la sofferenza dietro ai sorrisi, il condurre una vita che non piace per codardia, per pigrizia, per la cosiddetta società, soffocando se stessi in un mare di inutile monotonia. In un mondo dell'assurdo, che è poi quello nel quale stiamo vivendo, questa pellicola rappresenta un'oasi di freschezza, un ritorno alle cose semplici, alle persone "oneste" come la figura del saggio nonno, ai sentimenti più puri. Un film che merita di essere visto, capito, interpretato, vissuto. [-]