Starlet

Sean Baker ci narra la storia di un'amicizia nata per caso tra una giovane ragazza senza radici, con una carriera da pornostar in ascesa, e un'anziana signora da cui la ragazza acquista un thermos ad un mercatino. Un film pieno di amore e tenerezza senza mai essere mieloso, di quelli che non si vedono quasi mai. Storie di emarginati e dimenticati che solo grazie a registi come il grande Sean Baker vedono la luce in un modo del tutto particolare e carico di significato.

Il personaggio a cui ho pensato guardando "Starlet" è il megadirettore Semenzara di Fantozzi, interpretato dall'esilarante Antonino Faà di Bruno. Un attore trovato per caso da Fellini quando ormai era in età da pensione. Perchè in "Starlet" la vera star è l'anziana protagonista, che, forse proprio a causa del suo dilettantismo cinematografico (ha cominciato a recitare a 85 anni!), riesce a interpretare magistralmente la serenità, la nostalgia, il disincanto e il distacco di un vecchio, e anche la lentezza vitale, senza cadere nel clichè recitativo troppo spesso usato per il "buon vecchio".
Uno di quei film che ti fanno riconciliare con un'America più reale, nonostante sia stato girato a 2 passi da quella Hollywood a cui assomiglia ben poco.

Film piccolo eppure ricco di verita' ed emozione.L'improbabile e improvvisa amicizia tra un anziana signora ed una giovane porno star.Potrebbe sembrare poca roba invece e' undo di quei piccoli film independenti americani che riescono a trasmettere sensazioni sincere sulla solitudine della vecchiaia ma anche sulla solitudine dei protagonisti dell'industria del sesso,tempi dilatati e recitazioni sommesse,uscira' mai in italia un gioellino del genere?
occhio a dree hemingway, per me una rivelazione,un fiore gentile nel giardino della lussuria.