In viaggio tra il Vesuvio e Gomorra
di Alberto Castellano Il Mattino
Dopo la trilogia criminale & fantanoir di «Diciassette», «Carogne» e «Blek Gièk», Enrico Caria si misura con il documentario per raccontare da un'angolazione soggettiva il degrado e l'esplosione della violenza nella Napoli post-Rinascimento. Con «Vedi Napoli e poi muori», prodotto da Felice Farina, il regista napoletano parte dal proverbio-tormentone oleografico per stravolgerne il senso e richiamare alla drammatica invivibilità di una città stretta nella morsa della criminalità organizzata, della guerra tra clan, dei morti ammazzati disseminati quotidianamente. [...]
di Alberto Castellano, articolo completo (1492 caratteri spazi inclusi) su Il Mattino 27 gennaio 2007