onufrio
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domenica 23 dicembre 2018
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benvenuto all'inferno
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Il detective Thorne non conduce una vita del tutto dignitosa, sia nel suo mestiere e sia nella vita privata. Un caso particolare lo porterà a riscoprire il famoso cubo di Lemarchand, dando nuova linfa ai demoni presenti all'interno. Finale sconvolgente. Il quinto capitolo della saga di Hellraiser porta una ventata di novità e terrore che ravviva la serie che nei precedenti due capitoli si era un pò spenta.
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nick castle
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sabato 2 aprile 2011
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il terzo millennio secondo hellraiser...
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Un poliziotto corrotto, infedele e cocainomane, una sorta di "cattivo tenente", rimane coinvolto in una serie di omicidi legati a un bambino scomparso, ma anche legati a lui in modi più o meno diretti, dopo aver azionato un cubo meccanico nel suo bagno, iniziando da lì ad avere allucinazioni e a vivere avvenimenti sempre più strazianti e fuori da ogni logica. Dipersè questa trama andrebbe bene per un poliziesco direct-to-video con Van Damme in crisi mistica come protagonista, ma questa è la serie Hellraiser e, pur rimanendo molto valido dal punto di vista estetico-registico, il film lascia un forte senso di ridicolo e irreale, avendo come controobbiettivo il non decollare mai.
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Un poliziotto corrotto, infedele e cocainomane, una sorta di "cattivo tenente", rimane coinvolto in una serie di omicidi legati a un bambino scomparso, ma anche legati a lui in modi più o meno diretti, dopo aver azionato un cubo meccanico nel suo bagno, iniziando da lì ad avere allucinazioni e a vivere avvenimenti sempre più strazianti e fuori da ogni logica. Dipersè questa trama andrebbe bene per un poliziesco direct-to-video con Van Damme in crisi mistica come protagonista, ma questa è la serie Hellraiser e, pur rimanendo molto valido dal punto di vista estetico-registico, il film lascia un forte senso di ridicolo e irreale, avendo come controobbiettivo il non decollare mai. Per giunta Pinhead appare tre volte in tutto il film, in brevissime sequenze. Ottimo il trucco. Perlomeno interessante e non noioso, al contrario dei primi quattro.
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dano25
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martedì 14 dicembre 2010
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la porta dell'inferno si apre sul 2000
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L'Inferno di hellraiser abbandona un pò i canoni dell'horror classico della serie per affacciarsi con l'avvento del 2000 ad un polizziesco dai contorni gotici. Pinhead lascia il campo ad un polizzotto autolesionista e dalla vita difficile che vive il suo inferno giorno dopo giorno coinvolgendo personaggi estranei ai suoi malefici. Il film vive sulle indagini del detective e intorno ad esse scivola facendoti vivere l'inferno del protagonista ed i malesseri della sua famiglia abbandonata per piaceri e/o doveri ad un destino infimo. Il quinto capitolo ha la capacità di trasmettere una morale e lasciare una riflessione: troppo spesso si trascurano le cose o le persone importanti per un illusorio benessere personale che, a lungo andare, ti catapulta in un infero fatto di scrupoli, di se.
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L'Inferno di hellraiser abbandona un pò i canoni dell'horror classico della serie per affacciarsi con l'avvento del 2000 ad un polizziesco dai contorni gotici. Pinhead lascia il campo ad un polizzotto autolesionista e dalla vita difficile che vive il suo inferno giorno dopo giorno coinvolgendo personaggi estranei ai suoi malefici. Il film vive sulle indagini del detective e intorno ad esse scivola facendoti vivere l'inferno del protagonista ed i malesseri della sua famiglia abbandonata per piaceri e/o doveri ad un destino infimo. Il quinto capitolo ha la capacità di trasmettere una morale e lasciare una riflessione: troppo spesso si trascurano le cose o le persone importanti per un illusorio benessere personale che, a lungo andare, ti catapulta in un infero fatto di scrupoli, di se... di ma...
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