Dans la ville blanche

Coinvolge ed è capace di emozionare questo film datato 1982 del regista svizzero Alain Tannner con nel cast Bruno Ganz che non da una performance delle migliori..La storia è quella di un uomo che svolge normalmente il suo lavoro in mare,che sbarca a Lisbona e che decide di rimanervi per un certo periodo di tempo,un tempo che definirei "sabbatico" e di sospensione dalle cose di routine del mondo.Nella città bianca vive senza fare nulla,immergendosi nei luoghi,confondendosi con le persone del posto,facendo propri costumi ed usanze.Sempre dans la ville blanche incontra una donna e se ne innamora intrecciando con essa una relazione.Intrattiene contemporaneamente un rapporto epistolare con la moglie rimasta a casa,portandola a conoscenza dei propri pensieri,delle proprie emozioni;finanche del suo nuovo sentimento. [+]

Coinvolge ed è capace di emozionare questo film datato 1982 del regista svizzero Alain Tannner con nel cast Bruno Ganz che non da una performance delle migliori..La storia è quella di un uomo che svolge normalmente il suo lavoro in mare,che sbarca a Lisbona e che decide di rimanervi per un certo periodo di tempo,un tempo che definirei "sabbatico" e di sospensione dalle cose di routine del mondo.Nella città bianca vive senza fare nulla,immergendosi nei luoghi,confondendosi con le persone del posto,facendo propri costumi ed usanze.Sempre dans la ville blanche incontra una donna e se ne innamora intrecciando con essa una relazione.Intrattiene contemporaneamente un rapporto epistolare con la moglie rimasta a casa,portandola a conoscenza dei propri pensieri,delle proprie emozioni;finanche del suo nuovo sentimento.Non ha bisogno di organizzarsi il suo tempo libero come chi lavora;vive alla giornata "cogliendo il giorno",afferrando l'attimo di questo tempo di grazia,di questo tempo sabbatico.C'é nel suo girovagare la passione per la vita che "filma" con la sua cinepresa.Dunque è anche un film sulla passione per il cinema;perchè il cinema in fondo è vita."Dans la ville blanche" è un film sulla necessità che c'è in ognuno di noi di spezzare,di sospendere almeno temporaneamente la routine fatta di abitudini del nostro vivere quotidiano;la necessità di vivere senza essere schiavi del tempo e dello spazio;la necessità di fermarsi e di vivere per un pò in maniera libera,in spazi diversi e tra persone diverse.Il finale è molto bello e fa riferimento al mare sinonimo di vita libera per eccellenza.In definitiva,quasi trenta anni ma li porta bene col suo essere così estremamente attuale.In lingua originale e sottotitolato é un vero e proprio piacere per l'udito in quanto vi si parlano almeno quattro lingue diverse. [-]

Annullarsi, semplicemente essere, non fare parte di qualcosa, vivere il tempo solo per osservare senza pensare ad uno scopo, senza un perchè finale. Un tratto di vita (od una vita intera) rappresentato con passione da Tanner e interpretato con sentimento da Ganz. Si, lì ci ho vissuto.

Il film di Tanner, che vidi quando uscì, restituisce parte delle atmosfere che si respirano in alcuni dei punti più suggestivi della città di Pessoa: il suo colore, il clima, la vita che pulsa. A distanza di qualche anno mi recai in Portogallo e visitai Lisbona, con tappa immancabile nel quartiere dell'Alhambra ed in quello di Cacilhas dove non si può restare immuni dallo spettacolo del Tago che tocca l'oceano al "Ponto final", ristorante dove sono state girate alcune scene di “Dans la ville blanche”. Sarebbe bello vederlo riversare in dvd, con più lingue a disposizione, assieme ad un altro "esercizio stilistico" di qualità coevo come HAMMETT - INDAGINE A CHINATOWN (1982) di Wim Wenders, mai più visto in passaggi televisivi.