Giuseppe Marotta
L'odierna estate, divampando all'improvviso, mi inflisse un violento raffreddore. Avevo più brividi, spossatezza e lacrime di un giovane becero che spiasse, da un favorevole punto di osservazione, Marilyn Monroe nel bagno. E pazienza. A me succede tutto, gelerò e starnutirò all'inferno, chi sa. Le indisposizioni hanno per me questo, di bello: che mi riportano, indebolendomi, alla fanciullezza. Mi ridanno il gusto di gemere ahi ahi, e quello di volermi bene; rinnovano in me la carica dell'innocenza. [...]
di Giuseppe Marotta, articolo completo (10074 caratteri spazi inclusi) su 1960