Efficace nel disegnare caratteri e personaggi, il regista Mario Amendola, conferma le sue buone qualità in questo film, una commedia rosa vivace e leggera che riesce a evitare le tentazioni del romanticismo di maniera. Claudio Villa sembra a suo agio nel ruolo del giovane in cerca di fortuna, anche se interpreta con convinzione forse eccessiva la parte del cantante in cerca di successo. Qua e là il "reuccio" si lascia prendere la mano da forzature espressive che, pur non stonando nell’insieme, appaiono non perfettamente in sintonia con il clima scanzonato del film. Come spesso accade a questo genere di pellicole non c’è un particolare approfondimento dei personaggi.
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Efficace nel disegnare caratteri e personaggi, il regista Mario Amendola, conferma le sue buone qualità in questo film, una commedia rosa vivace e leggera che riesce a evitare le tentazioni del romanticismo di maniera. Claudio Villa sembra a suo agio nel ruolo del giovane in cerca di fortuna, anche se interpreta con convinzione forse eccessiva la parte del cantante in cerca di successo. Qua e là il "reuccio" si lascia prendere la mano da forzature espressive che, pur non stonando nell’insieme, appaiono non perfettamente in sintonia con il clima scanzonato del film. Come spesso accade a questo genere di pellicole non c’è un particolare approfondimento dei personaggi. Tutto è tirato via un po’ in fretta e senza preoccuparsi troppo dei dettagli. Pur rispettando questa impostazione il regista Amendola riesce a non essere troppo superficiale. I caratteri dei due protagonisti, per esempio, pur disegnati in modo approssimativo, sono l’elemento principale su cui si reggono i giochi di ruolo e i divertenti contrasti che danno anima alla narrazione.
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