Il vendicatore nero

Il vendicatore nero è un film di avventura "di cappa e spada" uscito con una buona fotografia a colori nel 1956, la regia è di Henry Levin classico artigiano di Hollywood, versatile direttore che attraversò i più diversi generi (L'uomo del Colorado, Viaggio al centro della Terra con James Mason e Arlene Dahl, Una sposa per due).
La vicenda ambientata nel 1353, riguarda l'inizio della guerra dei cento anni (tra il 1337 e il il 1453), scatenata dagli inglesi il cui Re Edordo III discendente di Gulielmo il normanno che 2 secoli prima aveva conquistato l'inghilterra, mantendo grandi possedimenti in Francia (Normandia, Acquitania), voleva mantenere tali conquiste rivendicando successivamente il trono di Francia. [+]

Il vendicatore nero è un film di avventura "di cappa e spada" uscito con una buona fotografia a colori nel 1956, la regia è di Henry Levin classico artigiano di Hollywood, versatile direttore che attraversò i più diversi generi (L'uomo del Colorado, Viaggio al centro della Terra con James Mason e Arlene Dahl, Una sposa per due).
La vicenda ambientata nel 1353, riguarda l'inizio della guerra dei cento anni (tra il 1337 e il il 1453), scatenata dagli inglesi il cui Re Edordo III discendente di Gulielmo il normanno che 2 secoli prima aveva conquistato l'inghilterra, mantendo grandi possedimenti in Francia (Normandia, Acquitania), voleva mantenere tali conquiste rivendicando successivamente il trono di Francia. Inizialmente gli inglesi ebbero grandi vittorie (Crecy, Poitiers), guidati dal Principe di Galles Edoardo detto il Principe Nero,considerato  uno dei più capaci condottieri militari della storia.
Il film inizia con una vittoria degli inglesi sui francesi e il Re Giovanni di Francia fatto prigioniero ha sottoscritto la pace rinoscendo i diritti della corona inglese sull'Aquitania, il Re Edoardo III (Michael Hordem) ricorda ia feudatari francesi dell'Aquitania il dovere di giurare fedeltà al Re e a riconoscere i suoi diritti sulla provincia. I feudatari giurano, ma non sono sinceri, il Re lascia a governare la Provincia il Figlio Edoardo(Errol Flynn), ma i feudatari complottano contro di lui che oltretutto difende i contadini dalle loro vessazioni. I feudatari cercano di ucciderlo mediante i dei sicari che vengano uccisi o arrestati, il loro capo il conte De Ville (Peter Finch), escogita una trappola, rapisce una nobile inglese amica del principe che è andata a vivere un castllo nelsuo feudo in Aquitania: Lady Joan Holland (Joanne Dru, brava attrice che però dopo un inizio promettente non riuscì ad emergere: I Cavalieri del Nord Ovest, Tutti gli uomini del Re), il Principe accorre per liberarla ma cade in un'imboscata sconfitto riesce a fuggire, si traveste e aiutata da una bella taverniera Marie (Yvonne Fourneaux) riesce a liberare Lady Holland e a ritornare nel suo castello che viene assediato dai ribelli e dai soldati del Gran Connestabile di Francia. Però i francesi sono sconfitti De Ville muore e il Gran Connestabile si arrende. 
il film vede un Errol Flynn ormai verso la fine della sua carriera un attore non solo appartenente alla categoria dei "belli" dello schermo, ma anche bravo interprete di personaggi avventurosi  (Capitan Blood, La carica dei 600, La leggenda di Robin Hood), morì d'nfarto 3 anni dopo per infarto  a 50 anni invecchiato precocemente dall'alcool e da una vita dissoluta. Merita un accenno Yvonne Fourneaux un'attrice francese bella e di talento che nel film interpreta una fascinosa taverniera che s'innamora del Principe. La Fourneaux per alcuni anni girò in USA (Il Principe di Scozia, Il masnadiero) poi ritornò in Francia e recitò in molti film (La dolce vita, Le amiche). Il film merita un giudizio positivo, certo la trama è un pò ingenua e prevedibile, ma le scene si susseguono senza tregua, le battaglie sono ben dirette, con l'impiego di molte comparse, l'assedio e la battaglia finale sono tecnicamente validi. La recitazione è nel complesso discreta, supportata da dialoghi decorosi.
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L'Errol Flynn di Capitan Blood è giovane, bello, sfrontato, aitante e agile, l'ideale per un film di cappa e spada. Inoltre Capitan Blood (per me un capolavoro)è del 1935 ma le scene, la fotografia e il ritmo sono incalzanti, divertenti e reggono il confronto con film molto più recenti. Ne "Il vendicatore nero" dispiace vedere un Errol Flynn patetico: movimenti goffi, non più lo sguardo penetrante e ironico. Si vede che è truccato per apparire più giovane del re, suo padre(che invece aveva 2 anni in meno. Non era più adatto a quel tipo di film. infine, nonostante sia del 1955, il film è mediocre sia per i pochi mezzi, le scene più da commedia che da film d'avventura, il colore è sbiadito invece d'essere brillante, trama e attori mediocri. [+]

L'Errol Flynn di Capitan Blood è giovane, bello, sfrontato, aitante e agile, l'ideale per un film di cappa e spada. Inoltre Capitan Blood (per me un capolavoro)è del 1935 ma le scene, la fotografia e il ritmo sono incalzanti, divertenti e reggono il confronto con film molto più recenti. Ne "Il vendicatore nero" dispiace vedere un Errol Flynn patetico: movimenti goffi, non più lo sguardo penetrante e ironico. Si vede che è truccato per apparire più giovane del re, suo padre(che invece aveva 2 anni in meno. Non era più adatto a quel tipo di film. infine, nonostante sia del 1955, il film è mediocre sia per i pochi mezzi, le scene più da commedia che da film d'avventura, il colore è sbiadito invece d'essere brillante, trama e attori mediocri. Flynn avrebbe fatto meglio a non accettare la parte. [-]