paola di giuseppe
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lunedì 8 marzo 2010
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una piccola, grande "eroina" di kurosawa
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“Una vita che si possa ricordare senza rimpianto” sono le parole di Noge,intellettuale dissidente contro il regime militarista in Giappone fra le due guerre,a Yukie,la donna che per lui compirà un percorso di autocoscienza tale da trasformarla radicalmente da piccola borghese capricciosa a donna coraggiosa e consapevole.
Attraverso una storia privata,nell’arco di dieci anni dal ’33,quella della famiglia del professor Yagihara dell’Università di Kyoto,liberale rimosso dall'incarico per le sue idee,gli allievi,i loro incontri,le gite spensierate sui colli,l’amore della figlia Yukie per uno di loro,Noge,il sacrificio del giovane idealista finito nelle mani dei servizi segreti e la sua eredità che lei raccoglie scegliendo di vivere con i vecchi e poveri genitori del marito nelle risaie,Kurosawa ci parla di un pezzo di storia del Giappone particolarmente traumatico e da poco alle sue spalle.
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“Una vita che si possa ricordare senza rimpianto” sono le parole di Noge,intellettuale dissidente contro il regime militarista in Giappone fra le due guerre,a Yukie,la donna che per lui compirà un percorso di autocoscienza tale da trasformarla radicalmente da piccola borghese capricciosa a donna coraggiosa e consapevole.
Attraverso una storia privata,nell’arco di dieci anni dal ’33,quella della famiglia del professor Yagihara dell’Università di Kyoto,liberale rimosso dall'incarico per le sue idee,gli allievi,i loro incontri,le gite spensierate sui colli,l’amore della figlia Yukie per uno di loro,Noge,il sacrificio del giovane idealista finito nelle mani dei servizi segreti e la sua eredità che lei raccoglie scegliendo di vivere con i vecchi e poveri genitori del marito nelle risaie,Kurosawa ci parla di un pezzo di storia del Giappone particolarmente traumatico e da poco alle sue spalle.
La didascalia d’apertura ricorda infatti la necessità di “riproporre il destino di quelle persone oneste e coraggiose vissute negli anni bui”
La storia recente è la colonna portante del film che ha una forte valenza politica,ne determina gli esiti drammatici,ma quello che rimane costantemente in primo piano è lo scavo nelle pieghe profonde di uomini e donne che vivono nella storia e interagiscono con essa,riuscendo a volte a passare da vittime ad artefici di libertà.
E’ quello che farà Yukie (Setsuko Hara, attrice prediletta da Ozu)unica “eroina” del mondo virile di Kurosawa. Di lei si colgono tutte le sfumature di un sentimento che cresce,i suoi trasalimenti, la determinazione nelle scelte.
L’amore sembra costantemente interrotto,rimandato,dal giorno della spensierata corsa tra i campi,quando la frivola figlia del professore si fa inseguire dai due corteggiatori,Noge e Itokawa, in una sequenza di travolgente dinamismo,tra panoramiche e primi piani del profilo dei tre in fluida sovrapposizione .
L’impegno politico di Noge e la provenienza borghese di Yukie li tengono lontani,trascorrono anni,Yukie fa il primo passo verso la libertà lasciando la famiglia protettiva e andando a vivere a Tokio dove ritroverà Noge.
La metamorfosi di Yukie è un lento percorso di avvicinamento a lui,e i passaggi graduali sono appena suggeriti,Kurosawa ritma cadenze di realismo psicologico che scavano senza esibire,discreto nel mettere in scena le emozioni,rivela però tutta la profondità di un sentimento che diventa anche crescita personale della protagonista.
La terza parte del film sostituisce all’espressionismo della prima e al taglio psicologico della seconda sequenze documentarie scarne,di neorealismo particolarmente crudo nelle risaie,dove Yukie lavora fino a massacrarsi con la madre di Noge,circondata dallo scherno e dal rifiuto del paese.
Con cenni brevissimi e lancinanti Kurosawa mette in scena l’odio, il pregiudizio, la sopraffazione.
Il paese è preda dell’odio per “la famiglia della spia”,Noge, catturato e ucciso, la propaganda di regime sa come far presa sull’ignoranza e la miseria delle masse, perfino i bambini la inseguono a frotte gridando “vattene”.
Anche lo stormire delle erbe alte lungo il fiume sembra ridere di Yukie che cade sotto la gerla pesante,ma il primo miracolo avviene lì,ed è un’altra donna,la madre di Noge,che corre ad aiutarla,lasciando la prigione di vergogna in cui si è chiusa col marito.
C’è forza e coraggio in queste donne di Kurosawa,silenziose figure che caricano sulle proprie spalle un mondo uscito dai cardini. Forse lo salveranno.
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gianleo67
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venerdì 13 aprile 2012
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ritratto di donna e affresco storico
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Il film ripercorre la storia di tre amici universitari (due ragazzi e una ragazza) nelle loro vicende umane, sentimentali ed ideologiche dai movimenti studenteschi di Kyoto del 1933 al periodo post bellico. La ragazza Yukie,figlia di un professore liberale e dissidente, finira' dapprima per seguire l'amico Noge di idee progressiste e pacifiste di cui diviene la compagna; in seguito alla dura repressione che vedra' il suo amato morire in prigione (dove viene a sua volta rinchiusa), abbandona la sua comoda vita borghese e si trasferisce dai suoceri in campagna aiutandoli nel duro lavoro delle risaie.
Affresco di un'epoca di grandi cambiamenti nel Giappone degli anni '30 tra militarismo, repressione, nazionalismo e movimenti libertari; ma anche storie individuali di orgoglio e dignità intellettuale e morale.
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Il film ripercorre la storia di tre amici universitari (due ragazzi e una ragazza) nelle loro vicende umane, sentimentali ed ideologiche dai movimenti studenteschi di Kyoto del 1933 al periodo post bellico. La ragazza Yukie,figlia di un professore liberale e dissidente, finira' dapprima per seguire l'amico Noge di idee progressiste e pacifiste di cui diviene la compagna; in seguito alla dura repressione che vedra' il suo amato morire in prigione (dove viene a sua volta rinchiusa), abbandona la sua comoda vita borghese e si trasferisce dai suoceri in campagna aiutandoli nel duro lavoro delle risaie.
Affresco di un'epoca di grandi cambiamenti nel Giappone degli anni '30 tra militarismo, repressione, nazionalismo e movimenti libertari; ma anche storie individuali di orgoglio e dignità intellettuale e morale.
L'autore ci presenta una galleria di personaggi ben caratterizzati che si inserisce in una storia di assoluta onestà storica e ideologica ma che non sfugge ad un certo schematismo e ad alcuni eccessi didascalici, mantenedo tuttavia il suo fulcro vitale nella figura centrale della protagonista femminile. Un toccante e intenso ritratto di donna dalla giovinezza spensierata ma inquieta al voto radicale di coerenza e fedeltà ai propri principi. Suggestive nel loro simbolismo le scene delle due donne nella risaia che lottano contro le avversità naturali e il pregiudizio sociale mostrando la fulgida bellezza di un orgoglio e di una dignità che l'autore sottolinea come il carattere e lo spirito autentici del popolo giapponese. Altrettando simbolico il riferimento (che apre e chiude il film) alla festa della primavera come paradigma di una nuova rinascita del paese dopo le avversità ed i conflitti interni ed esterni.Tra affresco storico e dramma psicologico una storia indimenticabile del maestro Kurosawa.
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