Non vedo questo film da quasi quindici anni, in occasione dell'ultimo passaggio su una rete mediaset (dove veniva trasmesso regolarmente a notte inoltrata, ma quella notte ero di guardia in Ospedale) per cui il suo ricordo rischia di sfumare, visto che non c'è ancora la possibilità di acquistarlo e nessuno lo trasmette più. Mi piacque moltissimo, perchè , pur essendo indubbiamente di propaganda bellica, in esso viene dato risalto anche al punto di vista dei tedeschi e alla loro consapevolezza di aver invaso un paese inerme (splendide le riflessioni del vecchio ufficiale che ricorda gli episodi dell'occupazione del Belgio di trent'anni prima o la figura del soldato che offre il pane al bambino vedendoselo sdegnosamente rifiutare).
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Non vedo questo film da quasi quindici anni, in occasione dell'ultimo passaggio su una rete mediaset (dove veniva trasmesso regolarmente a notte inoltrata, ma quella notte ero di guardia in Ospedale) per cui il suo ricordo rischia di sfumare, visto che non c'è ancora la possibilità di acquistarlo e nessuno lo trasmette più. Mi piacque moltissimo, perchè , pur essendo indubbiamente di propaganda bellica, in esso viene dato risalto anche al punto di vista dei tedeschi e alla loro consapevolezza di aver invaso un paese inerme (splendide le riflessioni del vecchio ufficiale che ricorda gli episodi dell'occupazione del Belgio di trent'anni prima o la figura del soldato che offre il pane al bambino vedendoselo sdegnosamente rifiutare). I norvegesi non appaiono eroi bellicosi come in "la bandiera sventola ancora" che pure è un ottimo film, ma un mite, coraggioso popolo
che trova la forza di ribellarsi all'invasore armata solo del proprio desiderio di libertà. la fotografia in bianco e nero serve a drammatizzare nel modo giusto il crescendo degli eventi fino a quell'eroico tragico bellissimo epilogo che per me resta uno dei migliori finali cinematografici mai visti (mi ricorda un pò, anche se non c'entra niente ,Brubaker).
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