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"The Belko Experiment"(2016), scritto e prodotto da James Gunn, diretto da Greg Mc Lean, non ha nulla di consolatorio, di"addolcente", nel senso che la tragedia incombe sul team di lavoratori di un'azienda dedita a esperimenti in gran parte segreti, in qualche modo senza scampo. Non importa, in realtà, identificare esecutori e mandanti del"Coraggio, ammazzatevi!", per parafrasare il titolo italiano di un film con Clint Estwood di circa trent'anni fa o poco più; l'invito, esplicito o strisciante, è sempre presente in chi imposta le cose in tal modo, ossia in chi gestisce tali esperimenti(qui a Bogotà, capitale colombiana, ma l'azienda è USA...). All'inizio sembra che la"minaccia"venga da alcuni insetti o anche dall'acqua forse contaminata con sostanze psicotrope(ma Timothy Leary è, più che morto, ormai lontano...), ma si tratta di false piste, anche se rimangono compossibili rispetto alla vicenda primaria... Che metaforicamente, l'invito omicida sia rivolto(possa essere rivolto)a ogni persona da parte del potere capiatalista può essere una lettura, ma francamente non credo si possa accettare tale interpretazione senza conoscere impostazione ideologica e intenzioni reali degli autori(Mc Lean come Gunn, dove un Gunn, segnalo, forse parente, è anche tra gli interpreti, di cui è da sottolineare, diremmo, una"bravura dimessa", anzi volutamente dimessa)...Un'opera che meriterebbe di essere vista qualche volta(due, almeno)per essere meglio compresa, che comunque sfugge completamente ai clichés in genere presenti e caratterizzanti le opere grosso modo ascrivibili al genere horror-splatter, vista anche la forte presenza di una componente sociologica, se non politica(cfr.quanto detto sopra). All'inizio chi scrive pensava ad accostamenti possibili con l'"Abraham Experiment", condotto negli anni '60 circa, di chiara marca psicologico-.comportamentista, dove un gruppo sperimentale era invitato a fornire scariche elettriche viva via più potenti a un gruppo di controllo-anche se le scariche non erano reali, ma gli"esaminati"non lo sapevano i risultati erano sconvolgenti... ma l'analogia regge fino a un certo punto..., trattandosi, al massimo, di un punto di partenza., di un'ispirazione....), via via che il film procedeva il jeu au massacre si fa più chiaro eppure, al tempo stesso, più"indeterminato", volutamente, come è peraltro cchiaro... Un film che interroga chi lo vede e speriamo riesca a guardarlo e almeno in parte, viste anche le interpretazioni compossibili che rimangono aperte, a comprenderlo...Nel panorama di film spesso triti e ritriti, "scontati", questo "belko Experiment"dà notevoli punti a chi con effettacci basati su mostri posticci crede di spaventare e di suscitare angosce inconsce o al massimo"preconsce"... El Gato
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