Delitto in Provenza

In questa seire di Tv.Movies dedicata alle regioni (départements)francesi, di produzione invero belga-vallona, ma con France 3, questo film su efferate azioni delittuose in serie compiute in Provence, ha una ratio particolare, dato che questa regione, la pià"meridicionale"della Francia, ha proprie speficicità, che qui emergono in particolare, per merito anche dlela regia di Claude-Michel ROme, che ha scritto anche, praticamente da solo, il telefilm. Se si ha attenzione particolare alla città di Aix-en-Provence, ma anche a Nostradamus, che era provenzale, molto"torna"-alla città come al"profeta"questo"Delitto"rivolge particolare attenzione, facendone praticamente un'endiadi, ma il problema è e rimane-come in ogni buon trhiller poliziesco(potremmo dire"noir", visto che siamo comunque in Francia)quello di non farsi infannare da"fale piste"ingannevoli, di raccapezzarsi in un mare di informazioni, di segnalie/o indizi che possono risultare contradditori e fuorvianti. Senza in alcun modo rilevare il finale e senza volerlo fare, si dovrà tener conto che le frasi mutuate dall'opera del"veggente"sono importanti, ma forse sono da leggere anche con riferimento a quanto effettivamente si scopre guardando il film stesso, che la pista"esoterica"va colegata con il reale o meglio con quanto è"reale"nella finzione filmica... Ma, lasciando un attimo da parte quanto è specificatamente"policier", dlella Provence emergono alcune caratteristiche ataviche: il machismo che non va però separato(anzi rimanda ad esso)da un senso matriarcale fortissimo, per cui talora i maschi/mariti o amanti che siano)appaiono più come"fuchi"che come reali presenze dominanti. Questo nel TV-Movie e nella risoluzione del caso è da tenere ben presente, come anche la tendenza alla litigiosità , per ataiche questioni legate non solo a questioni ereditarie, ma propriamente di sangue, di vendetta, di affermazione di determinati principi"ancestrali". Dal punto di vista delle(degli interpreti, pur senza in alcun modo trascurare la presenza degli interpreti maschili, non sfugge il fatto che protagoniste siano tre done, da Andréa Ferréol(la madre)a Astrid Veillon(la figlia maggiore, avuta da un compagno)a Isabelle Vitari/la figlia minore, di due anni invero, avuta da un altro uomo)e tra le due donne vi sono contrasti legati a questioni che rimontano al passato, a quando le due ragazze si ignoravano e osteggiavano in ogni modo. Che il"Play"funzioni è vero, pur nell"recinto"di un gioco d'intrattenimento televisivo, dato che le diverse possibili"soluzioni"sono in qualche modo non escludentesi ma da leggere tenendo conto delle diversità di piani, che non si escludono, appunto, ma si intersecano, fino alla soluzione che sarà certamente una sorpresa, a meno che non si sia giallisti ed enigmisti provetti. Da considerare come un tassello in un puzzle, appunto per l'origine seriale delle vicende, si può però anche considerare come in qualche modo a sé stante, per quanto si diceva e per caratteristiche, anche legate alle(agli)interpreti che ne caratterizzano la specificità . El Gato