Con"POlice Academy 5: Assignment Miami Beach"(Alan Myerson, scritto da Stephen Curwick, 1988)cero il nostro sapere(anche filmico, se ammettiamo lo"specifico filmico"e personalmente lo ammetto)non si accresce e rimaniamo nello status quo ante , tanto che possiamo dire"Nihil novi su sole", ma dovremmo aggiungere che il diverimento c'è, La scalcagnata "Police Academy"va a Miami per un premio-onrificenza, ma qualcosa va storto e ci sono dei malviventi che vogliono rubare quanto è nel bagaglio del comandante Lasssard, imbranato per non dire"rinco"(dovreebbe andare in pensione per agiunti limiti di età ma il termine viene prorogato sine dire per tenerlo, in quanto amatissimo). Nonostante maliviventi agguerriti ma alrettanto imbranati e le perfide manovre del capitano Harris, che suol prendere il posto di Lassard, la"Academy"vincerà(a modo suo, ovviamente)ancora una volta.... Filmetto agile, veloce come tutta la serie, questo"Numer 5"è ancoura una volta il triongo del "demenziale-comico"(intervetnedo i termini il prodotto non cambia), fondato sulla bravura del regista e del montatore, ma soprattutto sulla simpatia degli interpreti. Lassard è reso, ut semper, da George Gaynes, il "cattivone"Harris da G.W.Bailey, ma anche Bubba Smith, Michael Winslow e tante belle interpreti(qui poi siamo al mare"arcitipico"di Miami Beach, dunque...)fanno la simpatia per il film, che vede anche una simpatica parodia dell'arcinoto e grandissmo film"Jaws"di Steven Spielberg(1975). Tanti numeri e tante acrobazie: non sarà il top dell'intelligenza e della cultura, ma certo diverte, anche se a distanza di ormai 34 anni molte gags sono note, per non dire iper.sfruttate e il"sentiment"della comicità comunque fatalmnete cmabiato... El Gaot
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