L'onorevole Angelina

Durante la visione di questo film ci si accorge subito di una cosa, oltre ovviamente la bravura della Magnani: che dopo settant'anni nel nostro Paese non è cambiato nulla. La politica, nell'immediato dopoguerra, già stancava il popolo. Che inveiva e diffidava nei suoi confronti. 
E' anche questo il potere di questo film e di tutte le opere d'arte che si mantegono attuali nel tempo. Luigi Zampa fotografa alla perfezione la Roma, e l'Italia tutta dell'epoca. Nella quale, tra le macerie lasciate dalla guerra, c'è chi speculava sulla povera gente. Assieme a Vivere in pace e Processo alla città, L'onorevole Angelina fa parte di una trilogia neorealista di spessore, per poi occuparsi del fascismo in chiave eroica prima e di una commedia impegnata ma leggera negli anni '60. [+]

Durante la visione di questo film ci si accorge subito di una cosa, oltre ovviamente la bravura della Magnani: che dopo settant'anni nel nostro Paese non è cambiato nulla. La politica, nell'immediato dopoguerra, già stancava il popolo. Che inveiva e diffidava nei suoi confronti. 
E' anche questo il potere di questo film e di tutte le opere d'arte che si mantegono attuali nel tempo. Luigi Zampa fotografa alla perfezione la Roma, e l'Italia tutta dell'epoca. Nella quale, tra le macerie lasciate dalla guerra, c'è chi speculava sulla povera gente. Assieme a Vivere in pace e Processo alla città, L'onorevole Angelina fa parte di una trilogia neorealista di spessore, per poi occuparsi del fascismo in chiave eroica prima e di una commedia impegnata ma leggera negli anni '60.
Anna Magnani interpreta Angelina, che si ritrova capo popolo del suo quartiere fino ad essere perfino proposta, tra una battaglia e l'altra, come onorevole. Ma i problemi familiari stroncheranno sul nascere la sua carriera, preferendo così di restare tra la gente, i figli e il marito, anziché gli scranni del Parlamento. Memorabile il dibattito sui partiti e sulla politica, così spaventosamente attuale. [-]

sono sempre belli da rivedere. Mi coglie sempre una gran malinconia, vedere come eravamo, nella nostra miseria e naturalezza. Film intenso ed espressivo, riempie gli occhi di lacrime malgrado le gag e la parlata romanaccia che personalente da sempre diverte. Grande Magnani, è strano come una donna nata nel secolo scorso sia così attuale e così moderna, la ritengo una vera pioniera, bellissima e meravigliosa, peccato che non gli abbiano sempre dato ruoli degni del suo talento. In ogni caso grande nel ruolo di Angelina, aiuta a riflettere anche per quanto riguarda la nuova povertà