Sauna

Sauna è un perfetto horror elettrizzante capace di evocare un'atmosfera gelida, che riesce a farti percepire persino dei brividi sotto pelle, e catturarti all'interno di un'ambiente atro, freddo, sinistro e mistico contemporaneamente. Un mix funzionante e ben combinato, che ne fanno una vera pellicola degna di nota nonchè un piccolo cult per appassionati; un ottimo prodotto che lega elementi storici ad una più classica tematica horror a sfumature occulte e soprannaturali. Sarebbe forse superfluo dirlo ma l'ambientazione e la fotografia naturale sono proprio gli elementi clu che portano il film ad un altro, più elevato, livello rendendolo un prodotto apprezzabile a 360 gradi.
 

Catapultati, dunque, nell'anno 1595, i titoli di testa ci informano che era appena sopraggiunta la pace tra il regno di Svezia e l'impero Russo, dopo ben 25 anni di guerre ininterrotte. Allora, fù deciso di mandare due spedizioni, ognuna delle quali rappresentava il rispettivo regno, per decidere e delimitare i nuovi confini di entrambi gli Stati. Il loro obiettivo è raggiungere il fiume Kiertama, ma qualcosa durante il percorso và storto e nessuno dei 5 uomini riesce a compiere la missione. Il film però si concentra inevitabilmente sugli assoluti protagonisti di questo horror psichedelico e introspettivo: i fratelli Knut ed Eric. La loro cataterizzazione, e il loro profilo psicologico sono ben delineati, in grado di far emergere le sfumature e le principali caratteristiche che uniscono ma differenziano anche, l'uno dall'altro. Eric, infatti, è il più vecchio dei due, un uomo grezzo, violento, impetuoso. Un uomo che ha fatto del teatro di guerra il suo spettacolo personale, collezionando macabri ricordi delle sue vittime, delle quali tiene sempre il conto, ma che tuttavia non sembrano averlo cambiato o sensibilizzato. All'estremo opposto troviamo invece Knut, un uomo placido e pacato, un'intelletuale e professore di Geografia all'Università che ha deciso di seguire il fratello per pura voglia di espandere le proprie conoscienze geografiche ed ambientali. Voglia di arrichire il suo bagaglio culturale. Ma durante il percorso entrambi si vedrano artefici di un efferato crimine nei confronti di una ragazza, in un villaggio sperduto della Karelia (zona di confine tra Finlandia e Russia); dove le divergenze e gli odi religiosi da parte dei cattolici finlandesi versus gli ortodossi kareliani, troveranno modo di sfogarsi su un'inerme ed innocente giovane donna. Quella colpa che entrambi si portano dietro continuerà a pesare sempre di più, come un macigno, nelle loro anime e renderà il viaggio sempre più difficile e ostile, rendendo tutti e cinque i mebri delle spedizioni prede di crescenti allucinazioni e illusioni inquietanti che si fanno strada a pari passo col percorso intrapreso dai protagonisti. Solo quando raggiungeranno uno sperduto villaggio nel mezzo di una palude, arrivati ormai vicini alla meta, gli uomini capiranno con cosa hanno veramente a che fare.
A quel punto cruciale è l'elmento della Sauna che assume un ruolo strumentale, sia in senso figurato che letterale, per la svolta che prende la storia. La Sauna infatti rappresentava nell'immaginario -superstizioso- finnico un luogo dove poter redimere ed espiare i propri peccati, farsi perdonare di tutte le malefatte compiute, e ricevere una sorta di purificazione della propria anima. Non a caso l'elemento-chiave della Sauna è l'acqua, che rappresenta certamente l'archetipo della purificazione, della guarigione spirituale e fisica (da notare infatti che quando Eric entra nella sauna, guariscono tutte le sue ferite corporee), e della rigenerazione. L'acqua però ha una funzione in più, sempre vista attraverso lo specchio delle superstiziose credenze popolari: è l'elemento fondamentale che lega la dimensione reale/fisica a quella metafisica,-sovranaturale o in altre parole è legata al regno dei morti. E in un crescendo di suspence realta e immaginazione si confondono sempre di più, rendendo ormai impossibile anche per lo spettatore distinguere cosa è un'allucinazione e cosa non lo è.

A questo punto sopraggiunge però la tanto agognata katharsis, insieme alla certezza che certi peccati non si possono mai espiare o perdonare. Alcune anime non possono essere purificate se non attraverso l'ultima, irreversibile condizione; la morte, che contagia egualmente il diretto interessato e chiunque sia venuto a contatto con essi.
 

Opera incisiva, suggestiva, la pellicola firmata Ant-Jussi Annila sà gestire in modo intelligente gli espedienti più classici del panorama horror, miscelandoli caparbiamente alle tradizioni folkloristiche del suo Paese nonchè facendo uso sobrio degli ingredienti religiosi e mistici, che ne fanno un lavoro estremamente interessante e coinvolgente. Sostenuto da un ritmo lento, ma che non fà mai perdere l'attenzione dello spettatore, e scandito da dialoghi asciutti, scarni e pungenti, il film punta tutto nel creare un'atmosfera visiva estremamente intrinseca nonchè densa di simbolismi criptici e talvolta angoscianti.

Per questo non sarebbe sbagliato paragonare la pellicola in questione ad una favola dark e occulta, che crea il suo peculiare universo tenebroso ma allettante, dentro al quale ci cattura e ci disturba, rendendoci attivamente partecipi al dramma esistenziale dei due tormentati protagonisti e la loro disperata ricerca di riscatto e redenzione. Un percorso psicologico e umano che si fà sempre più fitto, e che sfuma i contorni tra ciò che rappresenta la realtà e la vivida allucinazione, ciò che divide il concreto dall'occulto confondendo progressivamente la mente lucida e razionale di tutti i componenti della spedizione. Infine, la paura mista a superstizione, riesce a prendere il sopravvento. Impadronendosi della volontà, psiche e anima di tutti i personaggi della storia, i quali verranno guidati in una spirale di follia e disperazione fino alla resa dei conti finale: quella che richiede di affrontare il proprio 'io' più oscuro e perverso che si nasconde in ognuno di noi. Non a caso, dunque, la scena più eclatante è l'incontro ex novo dei due fratelli, all'interno della sauna nei minuti conclusivi del film.