gus da mosca
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mercoledì 1 aprile 2009
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brutti, zotici e vigliacchi !!
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La "bruttezza" dei giovanissimi protagonisti e' l'elemento piu' evidente e provocatorio che balza subito agli occhi: contro ogni tendenza dei film giovanilistici (eccettuato BWP) i ragazzi sono fuori da tutti i cliche' modaioli, tutti "brutti". Una volta si diceva Talis Pater, Talis Filius ed il detto latino e' ben rappresentato da questo branco di zotici adolescenti, figli del benessere dei loro zotici genitori. Per questi adolescenti la "prova di coraggio" per entrare nel mondo degli adulti consiste nel quotidiano sopruso per divertimento (con telefonino): tutti identicamente vigliacchi (e guardoni). La vigliaccheria trionfa nella vita di tutti i giorni, ce l'aveva mostrato Greg Mc Lean nel suo crudo Wolf Creek (cui Eden Lake strizza l'occhio fin dal titolo), ma se Haneke ha sublimato la vigliaccheria di 2 bestie in quella lucida iperbole provocatoria, ma ragionata, che e' Funny Games (siamo ad anni luce da Eden Lake), questo film si ferma solo a mostrare.
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La "bruttezza" dei giovanissimi protagonisti e' l'elemento piu' evidente e provocatorio che balza subito agli occhi: contro ogni tendenza dei film giovanilistici (eccettuato BWP) i ragazzi sono fuori da tutti i cliche' modaioli, tutti "brutti". Una volta si diceva Talis Pater, Talis Filius ed il detto latino e' ben rappresentato da questo branco di zotici adolescenti, figli del benessere dei loro zotici genitori. Per questi adolescenti la "prova di coraggio" per entrare nel mondo degli adulti consiste nel quotidiano sopruso per divertimento (con telefonino): tutti identicamente vigliacchi (e guardoni). La vigliaccheria trionfa nella vita di tutti i giorni, ce l'aveva mostrato Greg Mc Lean nel suo crudo Wolf Creek (cui Eden Lake strizza l'occhio fin dal titolo), ma se Haneke ha sublimato la vigliaccheria di 2 bestie in quella lucida iperbole provocatoria, ma ragionata, che e' Funny Games (siamo ad anni luce da Eden Lake), questo film si ferma solo a mostrare. Nel mezzo si perde in gratuite e dettagliate sequenze sadiche, tentando di inseguire l'exploitation di violenza pornografica del filone horror francese, senza riuscirci. Manca quella profanazione culturale tipica dei film francesi, qui la violenza asserve il vigliacco, nei francesi mortifica un'idea. Il film si risolleva solo nel finale sorprendente, cinico, che dimostra la tesi del teorema: cosi' i padri, altrettanto i figli. Quindi una "lezione" per quei genitori "brutti", zotici e vigliacchi (nel film inglesissimi, ma nel mondo del benessere presenti dovunque), che molto probabilmente non vedranno mai un simile film. Disgraziatamente anche un esempio "positivo" per quei ragazzini immaturi che di questo film apprezzano (si', apprezzano !!) le "bastardate" dei coetanei "bastardi" (c'e' troppa positivita' in questo termine molto usato in modo gergale tra i giovanissimi), traducendo in positiva emulazione la vigliaccheria delle bestie di questo film. Il film e' tecnicamente discontinuo nel ritmo e nell'immagine, alterna efficaci movimenti di camera a sequenze banali ed impersonali. Commento sonoro efficace solo nei momenti di silenzio. Non mancano, tra le "perle", ammiccamenti razzisti in chiave anglosassone. Ascoltato in versione originale se ne possono anche apprezzare i "preistorici" suoni gutturali con cui comunicaco i ragazzi, un "inglese" molto simile al grugnito dei maiali.
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(di rudy_50)
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giurg 63
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lunedì 7 dicembre 2015
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totale perdita di tempo
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Questo film, in cui il talento di Michael Fassbender è totalmente sprecato, non meriterebbe neppure di essere classificato come un "Horror" in quanto manca troppo di "suspence" e, a dire il vero, a parte un paio di scene, non impaurisce affatto.
L'inseguimento della protagonista da parte di una "baby gang" attraverso la foresta è assai poco credibile, soprattutto quando ella riesce "troppo miracolosamente" a nascondersi sulla sommità di quella piccola baracca in metallo, situata nel bel mezzo di una radura. (Possibile che a nessuno degli inseguitori sia venuto in mente di arrampicarsi sulla sommità della baracca???)
Il finale, poi, in cui la protagonista va a concludere la fuga proprio in casa dei genitori dello spietato capo della baby-gang, è troppo scontato e inconcludente.
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Questo film, in cui il talento di Michael Fassbender è totalmente sprecato, non meriterebbe neppure di essere classificato come un "Horror" in quanto manca troppo di "suspence" e, a dire il vero, a parte un paio di scene, non impaurisce affatto.
L'inseguimento della protagonista da parte di una "baby gang" attraverso la foresta è assai poco credibile, soprattutto quando ella riesce "troppo miracolosamente" a nascondersi sulla sommità di quella piccola baracca in metallo, situata nel bel mezzo di una radura. (Possibile che a nessuno degli inseguitori sia venuto in mente di arrampicarsi sulla sommità della baracca???)
Il finale, poi, in cui la protagonista va a concludere la fuga proprio in casa dei genitori dello spietato capo della baby-gang, è troppo scontato e inconcludente.
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felicity
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mercoledì 13 febbraio 2019
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una piccola perla di b movie - da non perdere
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Eden Lake riesce, nella sua semplicità di film molto lineare e convenzionale, a mostrarci come dovrebbe essere confezionato un horror onesto, capace di instillare una notevole tensione senza trascurare i suoi personaggi e il messaggio di fondo.
Una tensione che non richiede troppi accorgimenti per essere tenuta in vita, basandosi sul terrore atavico della preda che si sente in trappola e braccata dai cacciatori, in uno scenario inospitale e a lei alieno che nascondere una minaccia dietro ogni albero.
Questa sensazione di claustrofobia e di terrore raggiunge qui vette che raramente troviamo in film analoghi, risultando spesso insostenibile.
La critica finale e più feroce è contro il mondo degli adulti, incapaci di riconoscere i danni che hanno prodotto nella mancata educazione e gestione dei loro figli.
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Eden Lake riesce, nella sua semplicità di film molto lineare e convenzionale, a mostrarci come dovrebbe essere confezionato un horror onesto, capace di instillare una notevole tensione senza trascurare i suoi personaggi e il messaggio di fondo.
Una tensione che non richiede troppi accorgimenti per essere tenuta in vita, basandosi sul terrore atavico della preda che si sente in trappola e braccata dai cacciatori, in uno scenario inospitale e a lei alieno che nascondere una minaccia dietro ogni albero.
Questa sensazione di claustrofobia e di terrore raggiunge qui vette che raramente troviamo in film analoghi, risultando spesso insostenibile.
La critica finale e più feroce è contro il mondo degli adulti, incapaci di riconoscere i danni che hanno prodotto nella mancata educazione e gestione dei loro figli.
Da non perdere per i fan di Fassbender, qui agli inizi di una carriera spettacolare.
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elgatoloco
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sabato 2 settembre 2017
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mediocre e parecchio
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La verosimiglianza, come diceva Hitchcock, ossia la quintessenza del cinema, conta poco, d'accordo, ma, come continuava(cito da"Le cinéma selon Hitchcock"di François Truffaut)conta comunque qualcosa: allo spettatore, cioè, traduco in termini"popolari""non la puoi fare troppo sporca"... . Qui, invece, in "Eden Lake"di Watkins, l'omone findazato della maestrina, quasi"crocifisso"dai "baby gangsters", dai bad boys, più che"mezzo morto"come dice il capo della banda, della gang dei minorenni teppisti, continua a correre, salvo poi cadere stremato e la maestrina non è credibile quando piange, anzi piagnucola("les hommes pleurent, les femmess pleuvent", Jacques Brel), dopo aver constatato che ha ucciso il meno colpevole della banda.
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La verosimiglianza, come diceva Hitchcock, ossia la quintessenza del cinema, conta poco, d'accordo, ma, come continuava(cito da"Le cinéma selon Hitchcock"di François Truffaut)conta comunque qualcosa: allo spettatore, cioè, traduco in termini"popolari""non la puoi fare troppo sporca"... . Qui, invece, in "Eden Lake"di Watkins, l'omone findazato della maestrina, quasi"crocifisso"dai "baby gangsters", dai bad boys, più che"mezzo morto"come dice il capo della banda, della gang dei minorenni teppisti, continua a correre, salvo poi cadere stremato e la maestrina non è credibile quando piange, anzi piagnucola("les hommes pleurent, les femmess pleuvent", Jacques Brel), dopo aver constatato che ha ucciso il meno colpevole della banda...in situazione simili la vendetta va oltre consierazioni da...maestrina, porta a uno scatenamento emotivo e ormonale che prescinde dal genere, dalla porfessione, da molto altro... Questo per dire che varie situazioni di"Eden Lake"sono ingiustificate sul piano drammaturgico, cioè complessivamente filmico: non si sa, cioè se abbiano ragion d'essere sono fuori fase. Meglio la prima parte, dove la"baby gang"sembra quasi oscillare tra i ragazzi "mal cresciuti"e una setta para-.demoniaca-meglio quella situazione dove l'horror vira quasi al fantastico, mentre in seguito prevale uno psicologismo un po'sterile. Idem per la descrizione delle lande(e soprattutto della boscaglie)del New England, che peraltro sappiamo come si presenta-basta leggere i grandi libri, ma anche quelli minori, di Stephen King, che ci ambienta regolarmente i suoi romanzi e racconti... a parte il suo Maine, naturalmente. Una storia che ha qualche punto di forza, dunque, ma anche molto ciarpame, giocandosi tutto o comunque non poco, come si è cercato di dire, sulla"verosomiglianza"...Fassbender e la Reilly non sono grandi interpreti, e mostrano la corda parecchie volte. El Gato
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andrefiora
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martedì 27 gennaio 2009
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10. perfetto
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Stanno ancora scorrendo i titoli di coda e non ho alcun dubbio che questo sia un film da TOP 5 degli horror più incredibili mai realizzati. Non c'è assolutamente alcun esorcista, o freddy, o jason, o leatherface che reggano il confronto...perchè sì, i ragazzi sanno essere dei veri bastardi. E questo film lo sbatte lì, come se in fondo in Inghilterra cose del genere possano capitare senza problemi. Questo capolavoro inglese prende infatti molto spunto dal precedente ILS (film francese da cui copia la trama e utilizza similare ambientazione) e dimostra che la cattiveria dei ragazzi non ha pari. Leggendo molte recensioni ho notato dure critiche proprio alla trama "insulsa" o "inesistente". Io dico che chi vuole andare a vedere un film del genere non si aspetta un intreccio intricato o colpi di scena a ripetizione che spesso ti lasciano stordito e non capisci più nulla.
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Stanno ancora scorrendo i titoli di coda e non ho alcun dubbio che questo sia un film da TOP 5 degli horror più incredibili mai realizzati. Non c'è assolutamente alcun esorcista, o freddy, o jason, o leatherface che reggano il confronto...perchè sì, i ragazzi sanno essere dei veri bastardi. E questo film lo sbatte lì, come se in fondo in Inghilterra cose del genere possano capitare senza problemi. Questo capolavoro inglese prende infatti molto spunto dal precedente ILS (film francese da cui copia la trama e utilizza similare ambientazione) e dimostra che la cattiveria dei ragazzi non ha pari. Leggendo molte recensioni ho notato dure critiche proprio alla trama "insulsa" o "inesistente". Io dico che chi vuole andare a vedere un film del genere non si aspetta un intreccio intricato o colpi di scena a ripetizione che spesso ti lasciano stordito e non capisci più nulla...e soprattutto chi va a vedere un film del genere non vuole vedere scene già viste, pur violente o spaventose. O magari passare 1 ora e mezza ad anticipare mentalmente quello che il regista farà vedere o non farà vedere. Bene, questo film è la risposta a quelli che sono stufi degli horror scontati...o magari "carini". Qui il regista se ne frega di accontentare lo spettatore. Qui si va oltre, dove c'è da andare oltre. Si supera ogni pudore e si piomba nell'atroce, ma senza schifare (troppo) chi osserva impotente. Si sconvolge, ma senza trasmettere quella voglia di fermare il film. Perchè in fondo...sono ragazzi. E mentre lo stomaco si aggroviglia su se stesso, vedi e approvi -cinematograficamente- un povero bimbo pakistano che non c'entra nulla (ma che diavolo hanno gli inglesi contro quella gente?) mentre brucia, il ragazzo più cattivo del gruppo che massacra di botte il suo amico sulla via della redenzione e infine la povera protagonista (bella e bravissima) oramai esausta e stremata che per disperazione pianta un bel tocco di vetro nella gola del ragazzino più giovane, oramai redento (ammetto che qui il pubblico possa dissociarsi e non giustificare l'atto). Ma ciò che conta è che si sia buttato giù un muro, finalmente, e che alla fine del film un intenditore (parlo solo per questa categoria) possa dire, dopo qualche attimo in silenzio e con la bocca ancora spalancata: "minchia!"
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[+] ehi!
(di axel6630)
[ - ] ehi!
[+] sì, ok...però però
(di bebarenzimonini)
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