Diana è tormentata da uno strano sogno in cui compaiono alcuni fiori, o almeno è quanto racconta al suo psicanalista, Isaac Barr. I due decidono di esplorare più a fondo la situazione familiare di Diana parlando con Heather, sorella maggiore. Quest'ultima sembra affetta da una discussa patologia psichica, forse risalente al rapporto con il padre alcolizzato: in seguito al consumo di alcool, anche minimo e accidentale, la donna accusa vuoti di memoria e non risponde più delle sue azioni.
Candidato a ben tre Razzie Awards (peggior film, peggior sceneggiatura, peggior attrice) "Analisi finale" è un misterioso oggetto di sfogo per la critica, in cui le stroncature sono per lo più rivolte a una Kim Basinger dipinta come bionda -presuntuosa-senza cervello, e alla sceneggiatura di cui il suo personaggio è indubbiamente il fulcro.
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Diana è tormentata da uno strano sogno in cui compaiono alcuni fiori, o almeno è quanto racconta al suo psicanalista, Isaac Barr. I due decidono di esplorare più a fondo la situazione familiare di Diana parlando con Heather, sorella maggiore. Quest'ultima sembra affetta da una discussa patologia psichica, forse risalente al rapporto con il padre alcolizzato: in seguito al consumo di alcool, anche minimo e accidentale, la donna accusa vuoti di memoria e non risponde più delle sue azioni.
Candidato a ben tre Razzie Awards (peggior film, peggior sceneggiatura, peggior attrice) "Analisi finale" è un misterioso oggetto di sfogo per la critica, in cui le stroncature sono per lo più rivolte a una Kim Basinger dipinta come bionda -presuntuosa-senza cervello, e alla sceneggiatura di cui il suo personaggio è indubbiamente il fulcro. Ma Wesley Strick non va demonizzato perché il soggetto brillante è anche suo, e presenta un intreccio narrativo di tutto rispetto. L'intrigo ben architettato è un chiaro tributo hitchcockiano: pressoché scontata la parafrasi moderna che il film vorrebbe fare di Vertigo - La donna che visse due volte. Certo, per ricalcare la Novak non basta chiamarsi Kim, ma occorrono classe e pazzia machiavellica: benché la Basinger difetti nella prima, è assai convincente quando diventa bella e cinica, irraggiungibile come solo una sex symbol sa essere. La sua interpretazione non è certo da Razzie Awards, considerando come spicca sul resto del cast. La giovaneThurman non è ancora alla sua altezza, ma questo scarto fa ben funzionare il perverso rapporto tra sorella maggiore e minore: una pensa, l'altra esegue.
Gere, come sempre, è uomo di misura.
L'affrancamento a un capolavoro come Vertigo richiede sforzi maggiori, ma la rivisitazione di trama è affascinante e (plausibilmente) hitchcockiana, così come l'ambientazione a San Francisco: Joanou dimostra di essere un regista capace che fa di "Analisi finale" un film almeno "interessante". Meno lo sono le esagerate scene sul faro e personaggi fuffa come Jimmy (Eric Roberts), più le degenerazioni inverosimili che troviamo nel finale. Con una resa dei conti meno fumettosa, alcune scene più sobrie, e senza i troppi reiterati colpi di scena, forse si parlerebbe di un altro capolavoro. Indicato comunque per gli amanti delle trame cervellotiche.
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