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spalla
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lunedì 28 dicembre 2009
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poco innovativo ma abbastanza avvincente
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Un altro film di 007 decisamente poco diverso dai soliti per struttura e trama, ma nel complesso riuscito e che mantiene tutto quanto promette. Ancora una volta infatti dopo una brillante sequenza iniziale, a Bond viene affidata una missione, che dovrà risolvere tra inseguimenti e indagini in scenari esotici (stavolta è il turno dell'India), aiutato come sempre da donne affascinanti e dai gadget dell'onnipresente Q. Il film alterna poi sapientemente esagerazioni e realismo, azione e seduzioni, serietà e humour per un risultato finale abbastanza godibile ed equilibrato, probabilmente migliore di quello del film precedente che mancava un po' di quell'ironia e brio che in genere accompagna sempre 007.
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Un altro film di 007 decisamente poco diverso dai soliti per struttura e trama, ma nel complesso riuscito e che mantiene tutto quanto promette. Ancora una volta infatti dopo una brillante sequenza iniziale, a Bond viene affidata una missione, che dovrà risolvere tra inseguimenti e indagini in scenari esotici (stavolta è il turno dell'India), aiutato come sempre da donne affascinanti e dai gadget dell'onnipresente Q. Il film alterna poi sapientemente esagerazioni e realismo, azione e seduzioni, serietà e humour per un risultato finale abbastanza godibile ed equilibrato, probabilmente migliore di quello del film precedente che mancava un po' di quell'ironia e brio che in genere accompagna sempre 007. La trama è comunque solida e non dovrebbe deludere i fan delle spy-story. Ruota ancora attorno al fulcro della Guerra Fredda, più presente che mai nel 1983. Anche gli interpreti sono convincenti, a cominciare dal sempre bravo Roger Moore, che inizia forse qui a sentire un po' il peso degli anni, ma se la cava ancora bene. Louis Jourdan riesce poi ad essere un cattivo sicuramente convincente, come già aveva dato prova in altri film (vedasi "Il Mostro Della Palude"). E come molti cattivi della saga è accompagnato da un fedele braccio destro, meno intelligente ma decisamente più temibile, almeno dal punto di vista fisico. Quanto alle belle donne, non mancano di certo, questo film ce ne offre un circo intero. Azzeccata infine, l'idea di trovare in questo film una giovane sostituta per Moneypenny, ormai troppo anziana per la parte. Insomma, questo film non si discosta molto dal filone tradizionale, tuttavia risulta abbastanza avvincente ed emozionante, troppo per poterlo definire un semplice minestrone riscaldato.
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renato c.
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giovedì 25 giugno 2009
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mix di guerra fredda, spionaggio e parodia.
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Il giudizio potrebbe anche essere 3 stellette e 1/2, almeno in relazione ai giudizi dati agli altri films di James Bond. Fra questi ce ne sono stati alcuni che erano films seri di avventura e spionaggio
(vedi "Dalla Russia con amore") altri che si sono trasformati anche all'eccesso parodia della serie (vedi "Moonraker-Operazione spazio).
Altri che invece sono stati un po' l'uno, un po' l'altro. "Octopussy" direi che è proprio metà e metà; il primo tempo è proprio parodia: vedi gli inseguimenti con i mototaxi indiani e soprattutto la battuta di caccia con 007 che salta da una liana all'altra facendo l'urlo di Tarzan (mancava solo Cita!) e ferma una tigre dicendole semplicemente "a cuccia"! Il secondo tempo è invece spionaggio e avventura.
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Il giudizio potrebbe anche essere 3 stellette e 1/2, almeno in relazione ai giudizi dati agli altri films di James Bond. Fra questi ce ne sono stati alcuni che erano films seri di avventura e spionaggio
(vedi "Dalla Russia con amore") altri che si sono trasformati anche all'eccesso parodia della serie (vedi "Moonraker-Operazione spazio).
Altri che invece sono stati un po' l'uno, un po' l'altro. "Octopussy" direi che è proprio metà e metà; il primo tempo è proprio parodia: vedi gli inseguimenti con i mototaxi indiani e soprattutto la battuta di caccia con 007 che salta da una liana all'altra facendo l'urlo di Tarzan (mancava solo Cita!) e ferma una tigre dicendole semplicemente "a cuccia"! Il secondo tempo è invece spionaggio e avventura. Ci sono i due tipi di cattivi Kamal Kan che pensa alla ricchezza ed il generale Orlov (splendidamente interpretato da Steven Berkoff) che sogna la gloria dell'Unione sovietica e l'annientamento dell'occidente! Per fortuna i massimi dirigenti dell'URSS ed il vecchio amico/nemico generale Gogol sono per la coisistenza pacifica!L'avventura è bella , piena di colpi di scena, la location stupenda! specie la parte in India , come al solito, pieno di belle donne con una protagonista Maud Adams, alla seconda seconda esperienza bondiana molto più sexy coi suoi abiti orientali che ne "L'uomo dalla pistola d'oro".Robert Brown recita molto bene la parte di M e penso che avrebbero divuto proprio presentarlo come successore di Bernard Lee, ormai abbastanza anziano per la pensione. Roger Moore regge ancora bene la parte anche se sono ormai ben visibili le rughe dell'anzianità.Ottimo Kabir Bedi nella parte del cattivo dal volto terribile!
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maso
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lunedì 31 marzo 2008
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divertentissimo
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Divertentissimo,ti libera da ogni pensiero e ti fa passare due ore di puro divertimento
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