Arturo

Opera interamente realizzata da Steve Gordon, che curò sceneggiatura , soggetto e regia,  divenne nel corso del tempo , un vero  e proprio cult movie, una pietra miliare del cinema americano degli anni '80. L'interprete è il grande ed ineguagliato  Dudley Moore, attore di elevato talento, versatile e pirotecnico, tanto in scena , quanto nella vita. Arturo è un rampollo dell'alta borghesia di New York, il padre è uno degli uomini più ricchi d' America e lui è uno dei disoccupati più danarosi degli Stati Uniti. Trascorre le sue giornate nel suo mondo dorato, immerso in ogni sorta di agi e mollezze. Ma ,nonostante la sua propensione all'umorismo estemporaneo sente un vuoto interiore, al quale non sa dare risposte se non  bevendo ad ogni ora del giorno e della notte. [+]

Opera interamente realizzata da Steve Gordon, che curò sceneggiatura , soggetto e regia,  divenne nel corso del tempo , un vero  e proprio cult movie, una pietra miliare del cinema americano degli anni '80. L'interprete è il grande ed ineguagliato  Dudley Moore, attore di elevato talento, versatile e pirotecnico, tanto in scena , quanto nella vita. Arturo è un rampollo dell'alta borghesia di New York, il padre è uno degli uomini più ricchi d' America e lui è uno dei disoccupati più danarosi degli Stati Uniti. Trascorre le sue giornate nel suo mondo dorato, immerso in ogni sorta di agi e mollezze. Ma ,nonostante la sua propensione all'umorismo estemporaneo sente un vuoto interiore, al quale non sa dare risposte se non  bevendo ad ogni ora del giorno e della notte. L' unica presenza positiva della sua vita è il Maggiordomo Hobson, interpretato da un impeccabile Sir J.Gielguld. E' il suo padre putativo, la sua guida nel difficile mondo dell'alta società. Uomo molto saggio, benchè incredibilmente snob, come si conviene ad un vero maggiordomo che si rispetti. Essendo inetto ed avulso da ogni responsabilità derivante dall'età adulta, il padre decide di farlo sposare con la figlia di un socio d'affari. Matrimonio di interesse, che andrà ad ampliare il suo colossale giro di affari. Arturo non vuole sposare Susan, la trova noiosa e stucchevole, ma non è in grado di rinunciare all'immensa fortuna che tale matrimonio comporta , la favolosa somma di 750 milioni di dollari. Ed ecco l'imprevisto; nella sua vita arriva come un ciclone , Susan ( Grande e meravigliosa L. Minnelli) , durante un  noioso pomeriggio di shopping che lei rende incredibilmente divertente , mettendo in atto un tentativo di  furto, scoperto dall'agente della vigilanza e negato dal Lei con una incredibile e divertentissima sfrontatezza. Arturo si innamora  di lei, vuole rivederla e lo farà. Ma il matrimonio incombe ed anche le rispettive famiglie , l'unica che gli regge il gioco è la nonna Martha, sfacciata e libertina. Il povero Arturo dirà addio a Susan, ma lei non si darà per vinta. Presenzierà addirittura alla festa di fidanzamento. Il piccolo viziato resterà titubante fino all'altare, salvo poi dire no. E dopo una divertentissima sarabanda , nella quale emerge la bravura di D. Moore, Arturo si unisce a Susan, mandando tutto all'aria ed accettando la povertà. Ma non tutto è  perduto. Ottimo film e notevole interpretazione di un grande attore, dall'enorme talento , purtroppo non sempre ricordato a dovere.
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