Sette orchidee macchiate di rosso

Mario e Giulia si stanno per sposare felicemente, almeno  fino a quando quest'ultima subisce un'aggressione  da parte di un maniaco che ha gia ucciso altre donne lasciando su di esse una mezzaluna.Tra vari collegamenti e colpi di scena si arriva alla soluzione non facile.Lenzi (paranoia, orgasmo, un posto ideale per uccidere) dirige un giallo in perfetto stile argentiano con tanto di scene crude (trapano che perfora il petto) e la soluzione mette a dura prova.Lenzi firma anche soggetto e sceneggiatura insieme a Gianviti.Fotografia di Alabiso discreta.Sabato ci prova ma poteva fare di meglio, Capponi invece ottimo come sempre.

Gran bel giallo,ben diretto ed interpretato. La trama é avvincente,la suspens non manca,l'epilogo incerto. Da notare come si apra subito con due omicidi,in rapida successione. Vorrei ancora sottolineare come la recitazione sia insolitamente di alto livello,considerato il genere.

giallo alla dario argento che si lascia guardare e con degli attori(marina malfatti e rossela falk)sprecati ma con una sceneggiatura che non sempre regge e dei dialoghi non sempre all'altezza comunque lenzi dirige abbastanza bene;belli iprii 2 omicidi.Consigliato ai fan come me.

Sette orchidee macchiate di rosso e un giallo anni 70 abbastanza deludente Da salvare la scena del trapano e la grande interpretazione se pur breve di Rossella Falk

Senza troppa fantasia, Sette orchidee macchiate di rosso si inserisce timidamente tra gli innumerevoli cloni dei primissimi film di Argento. Molto discontinuo sul piano narrativo, il film non riesce a trovare un giusto equilibrio fra il poliziesco e il thriller ad alta tensione per colpa di una sceneggiatura che non aiuta molto ad incrementare il livello di suspense. Lenzi certamente gira con professionalità (alcune sequenze sono di buon impatto visivo, come l'omicidio davanti al quadro) ma nel complesso non è un giallo sorprendente; e anche il colpo di scena finale è molto prevedibile e poco gustoso. Discreti gli attori; molto su di giri la Falk.