Pellicola che adotta una struttura narrativa molto ambiziosa e, come se non bastasse, tenta di far coesistere due generi antitetici come la commedia ed il poliziesco: il risultato per larghi tratti non convince e l’opera sembra destinata ad un pieno insuccesso, ma nel finale viene messo a segno un pregevole colpo di coda che riscatta l’opera, almeno parzialmente.
Il film che è essenzialmente un poliziesco, tanto che il titolo originale “Fuzz” si riferisce ad un’espressione gergale traducibile come sbirri, viene però sviluppato con una narrazione che nelle intenzioni dovrebbe essere briosa e divertente, come se si trattasse di una commedia. La parte poliziesca ha qualcosa da salvare, benché con molte pecche a cominciare dalla scarsa cura della sceneggiatura; decisamente peggio la parte brillante, che risulta totalmente deludente, con battute che non funzionano, assenza assoluta di tempi comici e scenette più ridicole che divertenti.
[+]
Pellicola che adotta una struttura narrativa molto ambiziosa e, come se non bastasse, tenta di far coesistere due generi antitetici come la commedia ed il poliziesco: il risultato per larghi tratti non convince e l’opera sembra destinata ad un pieno insuccesso, ma nel finale viene messo a segno un pregevole colpo di coda che riscatta l’opera, almeno parzialmente.
Il film che è essenzialmente un poliziesco, tanto che il titolo originale “Fuzz” si riferisce ad un’espressione gergale traducibile come sbirri, viene però sviluppato con una narrazione che nelle intenzioni dovrebbe essere briosa e divertente, come se si trattasse di una commedia. La parte poliziesca ha qualcosa da salvare, benché con molte pecche a cominciare dalla scarsa cura della sceneggiatura; decisamente peggio la parte brillante, che risulta totalmente deludente, con battute che non funzionano, assenza assoluta di tempi comici e scenette più ridicole che divertenti.
Il semisconosciuto regista Richard A. Colla si trova per le mani un cast corale ed una sceneggiatura complessa, che come spesso avviene per pellicole di questo genere, è composta di varie storie che vengono portate avanti contestualmente, andandosi ad intrecciare nel finale. Il risultato è largamente insoddisfacente per quasi tutto il film; molte delle vicende minori sono completamente slegate dal resto della pellicola e mal realizzate, tanto che si ha l’impressione che tolgano spazio alla storia principale, impedendole di meglio svilupparsi e per di più che vadano a smorzare il ritmo della pellicola, facendole perdere un po’di presa.
I molti personaggi non sono tutti adeguatamente valorizzati; soltanto quelli che hanno un ruolo centrale nella storia principale (Burt Reynolds, Jack Weston e Tom Skerritt) sono abbastanza riusciti, mentre di altri se ne poteva fare francamente a meno, come quello interpretato da Raquel Welch, che davvero non incide in nulla nella storia ed è mal delineato dalla sceneggiatura. C’è anche il grande Yul Brynner, decisamente sprecato nella parte del cattivo.
Davvero ottimo il finale che offre un riuscitissimo ed inaspettato intreccio tra le varie storie parallele, riuscendo a sorprendere e divertire nel contempo.
[-]
|
|