Alberto Moravia
In un ristorante seggono al banco del bar alcuni personaggi di ambo i sessi completamente nudi salvo una piccola borsa legata ai lombi con una cordicella, come la portano gli sherpa del Nepal. Il ristorante, invece, è normalissimo, con tavolini, seggiole, posate, stoviglie. Una delle donne, una rossa longilinea, dal volto caprino, aguzzo e arguto, parla interminabilmente e volubilmente di se stessa e della propria vita. Ha le spalle magre, le braccia sottili, le mammelle piccole, distanti l’una dall’altra, curiosamente situate in basso ma solide e dure. [...]
di Alberto Moravia, articolo completo (3908 caratteri spazi inclusi) su 1975