dandy
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martedì 26 dicembre 2023
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"c''era una volta..."
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Primo di una lunga serie di film,una commedia corale che alterna momenti slapstick a toni più sofisticati.Oggi patisce un pò la prova del tempo(un pò pesante la sequenza della festa che sembra anticipare "Hollywood Party") ma conserva ancora un bel ritmo e la simpatia contagiosa:merito di Sellers(subentrato a Peter Ustinov)che sebbene coprotagonista rispetto all'altrettanto in forma Niven,da vita ad uno dei personaggi storici della commedia nonchè del cinema.Il tanto inarrestabile quanto imbranatissimo Clouzot,con buffo accento francese(doppiato da Giuseppe Rinaldi)che nei seguiti diventerà il protagonista.Bellissima e non superficiale la Cardinale,vestita da Yves Saint-Laurent.
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Primo di una lunga serie di film,una commedia corale che alterna momenti slapstick a toni più sofisticati.Oggi patisce un pò la prova del tempo(un pò pesante la sequenza della festa che sembra anticipare "Hollywood Party") ma conserva ancora un bel ritmo e la simpatia contagiosa:merito di Sellers(subentrato a Peter Ustinov)che sebbene coprotagonista rispetto all'altrettanto in forma Niven,da vita ad uno dei personaggi storici della commedia nonchè del cinema.Il tanto inarrestabile quanto imbranatissimo Clouzot,con buffo accento francese(doppiato da Giuseppe Rinaldi)che nei seguiti diventerà il protagonista.Bellissima e non superficiale la Cardinale,vestita da Yves Saint-Laurent.Celeberrime sia la colonna sonora di Henry Mancini che i titoli di testa animati(di Fritz Freeling)da cui hanno tratto una serie animata dal'64 all'80.Nella scena del party Fran Jeffreys canta "Meglio stasera",e tra le comparse risulta Wael Zuaiter,referente dell'OLP poi ucciso a Roma dal Mossad per vendicare il massacro di Monaco.
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elgatoloco
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domenica 8 aprile 2018
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pink but ever
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"The Pink Panther"(1963, Blake Edwards)è un capostipite di un genere(la serie relativa alla pantera rosa come all'ispettore Clouseau)ma più in genere a un certo tipo di comicità, "catastrofica"(i movimenti disorganizzati dell'ispettore Clouseau, senza i quali tanti film successivi non sarebbero nati, con relative conseguenze, certo), totalmente"altro". Ma nel film, il cui merito va nella capacità di Edwards di concedere adeguato spazio a Sellers-Clouseau come anche di restringere solismi e monologhi ad altri interpreti(Niven, Wagner etc.), alla grandezza di Peter Sellers, su cui non c'è bisogno di dilungarsi, sulla sensualità traboccante di Claudia Cardinale, qui al meglio delle sue prestazioni comiche(con una comicità, certo, "raccolta", non esplosiva), alla bravura"sottotono"di Niven, che pure esplode in certi momenti(caduta dal cornicione), si dovrebbe anche notare la capacità da"kammerspiel", da commedia da camera, di origine nettamente teatrale, di gestire la situazione, con inserti lunghi(nella parte centrale, segnatamente)con tanto di amanti sotto il letto, nell'armadio etc.
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"The Pink Panther"(1963, Blake Edwards)è un capostipite di un genere(la serie relativa alla pantera rosa come all'ispettore Clouseau)ma più in genere a un certo tipo di comicità, "catastrofica"(i movimenti disorganizzati dell'ispettore Clouseau, senza i quali tanti film successivi non sarebbero nati, con relative conseguenze, certo), totalmente"altro". Ma nel film, il cui merito va nella capacità di Edwards di concedere adeguato spazio a Sellers-Clouseau come anche di restringere solismi e monologhi ad altri interpreti(Niven, Wagner etc.), alla grandezza di Peter Sellers, su cui non c'è bisogno di dilungarsi, sulla sensualità traboccante di Claudia Cardinale, qui al meglio delle sue prestazioni comiche(con una comicità, certo, "raccolta", non esplosiva), alla bravura"sottotono"di Niven, che pure esplode in certi momenti(caduta dal cornicione), si dovrebbe anche notare la capacità da"kammerspiel", da commedia da camera, di origine nettamente teatrale, di gestire la situazione, con inserti lunghi(nella parte centrale, segnatamente)con tanto di amanti sotto il letto, nell'armadio etc.Ciò che a teatro è noto(soprattutto nelle commedie francesi tra 1800 e 1900, Feydeau etc, ma non solo, ossia non solo francesi e anche ben più recenti del periodo accennato), con una rara cura dei particolari, nella quale Blake Edwards è da sempre maestro. Da non trascurare la bravura di Capucine, come moglie di Clouseau , che sopporta(memorabile la scena in cui, dopo aver detto"farò tutto io", Sellers a letto si mette a strimpellare stonando clamorosamente il violino, che poi si rompe...)essendo invece disponibile a vari amori"extra", adulterini come direbbe il codice... El Gato
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luca scial�
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giovedì 14 agosto 2014
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poliziesco divertente
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Poliziesco divertente e brioso, in pieno umor britannico e ambientato nella nostra bella Italia (nella fattispecie Cortina d'Ampezzo). Cast d'eccezione, con lo straordinario Peter Sellers nei panni dello sgangherato detective Jacques Closeau, la stupenda Claudia Cardinale in quelli della principessa e il simpatico David Niven in quelli del ladro gentiluomo Charles Lytton. Rallenta in qualche punto, con qualche dialogo e gag di troppo. Finale a sorpresa, degna chiusura di un film geniale firmato Blake Edwards
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mondolariano
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venerdì 20 maggio 2011
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ambienti snobistici
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Un ambiente affettato e snobistico, coi ricconi in settimana bianca e le principesse in pelliccia di tigre che raccontano il loro ultimo safari sorseggiando Champagne: non è certo il massimo dell’intelligenza. Almeno David Niven è simpatico mentre Claudia Cardinale resta in bilico tra la civetta e l’oca giuliva. Per fortuna che c’è Peter Sellers nelle vesti del goffo ispettore, le cui spassosissime gag alla Stanlio e Ollio tengono vivo il sale della commedia. La festa in costume è da antologia. Ne usciranno due cartoon: “L’ispettore Gadget” e “La pantera rosa” (quest’ultima riprendendo il disegno animato originale che appare nella sigla del film, con relativo commento musicale di Henry Mancini).
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Un ambiente affettato e snobistico, coi ricconi in settimana bianca e le principesse in pelliccia di tigre che raccontano il loro ultimo safari sorseggiando Champagne: non è certo il massimo dell’intelligenza. Almeno David Niven è simpatico mentre Claudia Cardinale resta in bilico tra la civetta e l’oca giuliva. Per fortuna che c’è Peter Sellers nelle vesti del goffo ispettore, le cui spassosissime gag alla Stanlio e Ollio tengono vivo il sale della commedia. La festa in costume è da antologia. Ne usciranno due cartoon: “L’ispettore Gadget” e “La pantera rosa” (quest’ultima riprendendo il disegno animato originale che appare nella sigla del film, con relativo commento musicale di Henry Mancini).
Tre stelle e mezzo ma non di più.
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giulio brillarelli
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martedì 24 febbraio 2009
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p come “pantera”, p come “peccato originale”
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P come “Pink Panther”, ovviamente; ma P come “Phantom”, P come “Peter Sellers”, P come “Princess Dala”. È un’allusione molteplice quella lettera dorata su guanto bianco. “P” anche come “Peter Gunn”, la serie tv che, andata in onda dal 1958 al 1961, aveva assistito alle “nozze” del regista Blake Edwards e del compositore Henry Mancini, un matrimonio professionale la cui prole ultratrentennale avrebbe annoverato ogni singolo episodio della Pantera Rosa. Inutile chiedersi se la serie cinematografica della “Pantera”, ma anche il cartone animato, sarebbero stati gli stessi senza quel flessuoso tema musicale, una sorta di alter ego notturno di “Baby Elephant Walk”, che appena un anno prima, nel 1962, Mancini aveva sfornato per il film "Hatari!".
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P come “Pink Panther”, ovviamente; ma P come “Phantom”, P come “Peter Sellers”, P come “Princess Dala”. È un’allusione molteplice quella lettera dorata su guanto bianco. “P” anche come “Peter Gunn”, la serie tv che, andata in onda dal 1958 al 1961, aveva assistito alle “nozze” del regista Blake Edwards e del compositore Henry Mancini, un matrimonio professionale la cui prole ultratrentennale avrebbe annoverato ogni singolo episodio della Pantera Rosa. Inutile chiedersi se la serie cinematografica della “Pantera”, ma anche il cartone animato, sarebbero stati gli stessi senza quel flessuoso tema musicale, una sorta di alter ego notturno di “Baby Elephant Walk”, che appena un anno prima, nel 1962, Mancini aveva sfornato per il film "Hatari!". - - - La vicenda si svolge per la maggior parte tra le nevi di Cortina d’Ampezzo, dove una principessa con gli occhi e il sorriso di Claudia Cardinale viene presa di mira da Sir Charles Lytton (David Niven), nientepopodimeno che il “Phantom” del guanto bianco, ladro seriale di gioielli. La bella possiede infatti il diamante più appetitoso del mondo, detto “Pantera Rosa” dalla forma e dal colore dell’imperfezione che si può intravedere al suo interno. L’ispettore Clouseau (Peter Sellers), sulle tracce del “Phantom” da anni, bazzica nei dintorni per vigilare, accompagnato dalla apparentemente sobria e virtuosa mogliettina (Capucine), in realtà scaltra complice e amante di Sir Charles. - - - Gran parte dell’azione ha luogo in interni, in cui sono i colori pastello a regnare nella tavolozza edwardiana. Innanzitutto il rosa, che a partire dal diamante e dalla pantera animata dei titoli di testa costituisce il fil... “rose” più ovvio: il guardaroba di madame Clouseau, così come quello della principessa, fanno largo sfoggio del colore (forse fin troppo: un uso più dissimulato avrebbe giocato complicemente con la colonna sonora). Poi, complementare al rosa, l’azzurro: anche questo indossato dalle due protagoniste femminili, senza contare il cielo limpido di Cortina che fa da sfondo nelle scene in esterni. Ultimo viene il giallo: qua un maglione di Sir Charles, là un accappatoio di madame Clouseau... Eppure è facile ingannarsi e ricordare “La Pantera Rosa” come una pellicola in bianco e nero, anche a poche ore dalla visione: perché ha il sapore inconfondibile di un classico, perché l’impermeabile e il cappello grigi di Clouseau non avrebbero affatto bisogno del Technicolor. - - - Un classico, però, dalle inquietanti sorprese. Il colpo di scena dell’epilogo fa quasi gelare il sangue nelle vene: non tanto perché il povero Clouseau venga incastrato dal diabolico piano ordito dalla moglie e dalla principessa per salvare Sir Charles dalla galera, quanto perché questo buffo, adorabile paladino del Bene, vestito appunto in armatura da cavaliere durante il ballo in maschera nella villa romana, non ci mette poi molto a smettere di proclamare la propria innocenza e ad indossare opportunisticamente la maschera del “Phantom”, quando si sente chiamare dai carabinieri che lo scortano in prigione “eroe nazionale”, mentre le donne all’uscita dal tribunale lo idolatrano, urlando impazzite. Per fortuna i film successivi faranno tabula rasa di questo inaudito finale (sebbene proprio grazie ad esso il film acquisti una profondità altrimenti impossibile, offrendo allo spettatore parecchio su cui meditare), recuperando illesa la figura di Clouseau, come un Adamo immacolato che non abbia mai addentato la mela proibita.
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[+] daccordo sì, ma...
(di laura)
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ratman
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venerdì 16 maggio 2008
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un vero capolavoro
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una delle migliori commedie mai viste...grande Sellers, ma anche grande David Niven...comicità garbata e non volgare...cosa che sfugge a molte delle attuali regie...(i panettoni di Natale per intenderci...)
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renato corriero
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venerdì 11 maggio 2007
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il primo clouseau||
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Per la prima volta appare Peter Sellers nei panni del simpatico e sconclusionato ispettore Clouseau, anche se qui appare più nel ruolo di coprotagonista che non di protagonista assoluto come poi invece nei films successivi.
Qui la parte del protagonista la fa forse David Niven nel ruolo del ladro gentiluomo "La primula" persona insospettata,
di cui il grande Niven da un'ottima interpretazione! Con l'affiancamento di Claudia Cardinale, Capucine e Robert Wagner ne esce una pellicola terribilmente spassosa! Unica la sequenza ambientata a Roma dove un vecchietto vede le macchine dei due gorilla che si fermano e parlano, crede di sognare, e vede poi arrivare la zebra||
Da tutti questi personaggi verrà poi estrapolato l'ispettore Clouseau con una serie di spassosissimi films.
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Per la prima volta appare Peter Sellers nei panni del simpatico e sconclusionato ispettore Clouseau, anche se qui appare più nel ruolo di coprotagonista che non di protagonista assoluto come poi invece nei films successivi.
Qui la parte del protagonista la fa forse David Niven nel ruolo del ladro gentiluomo "La primula" persona insospettata,
di cui il grande Niven da un'ottima interpretazione! Con l'affiancamento di Claudia Cardinale, Capucine e Robert Wagner ne esce una pellicola terribilmente spassosa! Unica la sequenza ambientata a Roma dove un vecchietto vede le macchine dei due gorilla che si fermano e parlano, crede di sognare, e vede poi arrivare la zebra||
Da tutti questi personaggi verrà poi estrapolato l'ispettore Clouseau con una serie di spassosissimi films.
Ottimi i titoli di testa con la colonna sonora di Henry Mancini che daranno anche origine ad una serie di cartoni animati col personaggio dei titoli "La pantera rosa"!
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