Non era per la moglie del poliziotto la bomba che l'ha uccisa: era proprio per lui che è andato a mettere il naso dove non doveva, che stava per scoprire tutto il marcio che legava la polizia al malaffare.
Ma il poliziotto Dave Bennion (Glenn Ford), pur distrutto dal dolore, non molla e, con l'aiuto di Debbie ( una ragazza "facile"), smaschera i colpevoli.
IL GRANDE CALDO è uno dei noir più affascinanti che il cinema ci abbia regalato.
Anche se non vi si avverte più la magica atmosfera anni "40 di GILDA o CASABLANCA, è una pellicola quasi perfetta in cui suspence, ritmo, fotografia, montaggio disegno dei ruoli e descrizione degli ambienti filano come l'olio dall'inizio alla fine. Il film è quindi ancora oggi, a più di cinquant'anni dalla sua comparsa sugli schermi, uno spettacolo affascinante, coinvolgente per qualsiasi tipo di pubblico, cinefili compresi, ovviamente.
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Non era per la moglie del poliziotto la bomba che l'ha uccisa: era proprio per lui che è andato a mettere il naso dove non doveva, che stava per scoprire tutto il marcio che legava la polizia al malaffare.
Ma il poliziotto Dave Bennion (Glenn Ford), pur distrutto dal dolore, non molla e, con l'aiuto di Debbie ( una ragazza "facile"), smaschera i colpevoli.
IL GRANDE CALDO è uno dei noir più affascinanti che il cinema ci abbia regalato.
Anche se non vi si avverte più la magica atmosfera anni "40 di GILDA o CASABLANCA, è una pellicola quasi perfetta in cui suspence, ritmo, fotografia, montaggio disegno dei ruoli e descrizione degli ambienti filano come l'olio dall'inizio alla fine. Il film è quindi ancora oggi, a più di cinquant'anni dalla sua comparsa sugli schermi, uno spettacolo affascinante, coinvolgente per qualsiasi tipo di pubblico, cinefili compresi, ovviamente. Il piccolo neo, se così si può chiamare, è la quasi assenza di indagine psicologica che fa sì che allo spettatore vengano presentati più dei "tipi" che dei "personaggi" veri e propri.
Grande Glenn Ford e grandissima la protagonista femminile, Gloria Grahame.
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