Commedia ben riuscita, che racconta il dietro le quinte di un musical teatrale; nonostante l’ambientazione, le parti musicali sono poche fino agli ultimi venti minuti del film, che viceversa sono interamente dedicati alla messa in scena dello spettacolo teatrale, composto da balletti cantati e coreografati molto ben realizzati ed anche al quanto “spinti” se si considera l’epoca (1933) in cui venne realizzata l’opera (in realtà ciò fu possibile perché il “Codice Hays”, il famoso codice di autoregolamentazione del cinema americano che dal 1934 al 1968 impose una serie di linee guida morali limitative della produzione cinematografica, sarebbe appunto entrato in vigore solo l’anno successivo).
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Commedia ben riuscita, che racconta il dietro le quinte di un musical teatrale; nonostante l’ambientazione, le parti musicali sono poche fino agli ultimi venti minuti del film, che viceversa sono interamente dedicati alla messa in scena dello spettacolo teatrale, composto da balletti cantati e coreografati molto ben realizzati ed anche al quanto “spinti” se si considera l’epoca (1933) in cui venne realizzata l’opera (in realtà ciò fu possibile perché il “Codice Hays”, il famoso codice di autoregolamentazione del cinema americano che dal 1934 al 1968 impose una serie di linee guida morali limitative della produzione cinematografica, sarebbe appunto entrato in vigore solo l’anno successivo).
La sceneggiatura accattivante e ben scritta è uno degli elementi migliori dell’opera, che non è una mera successione di numeri musicali, come altre pellicole del tempo.
Molto buona anche la regia di Lloyd Bacon, che opera vari virtuosismi con la macchina da presa.
Il cast corale vede nei ruoli in prima fila il grande Warner Baxter, George Brent e le cantanti, attrici e ballerine Bebe Daniels e Ruby Keeler, con quest’ultima che è protagonista dello spettacolo finale. Negli altri ruoli ci sono la bella Una Merkel, il sempre buffo e simpatico Guy Kibbee, un giovanissimo Dick Powell, molto abile come ballerino, e persino la mitica Ginger Rogers che come Powell non si era ancora affermata ed infatti la vediamo qui in una parte da comprimaria.
Le notevoli coreografie dei balletti furono realizzate dall’esperto e talentuoso Busby Berkeley, un’autentica garanzia.
Le musiche di tutte le canzoni presenti nella pellicola vennero composte da Harry Warren, qui alla sua prima partecipazione ad un’opera cinematografica e anche alla prima collaborazione con Lloyd Bacon, a cui seguirono altre due.
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