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Giampiero Raganelli
Quinlan
I cineasti della Nouvelle Vague definivano, con sprezzo, "cinéma de papa" il cinema che li aveva preceduti. La definizione appare assai più pertinente nella bocca della piccola Maya, la figlia di Michel Gondry, sul cui immaginario infantile è costruito il film, d'animazione, Maya, donne-moi un titre, presentato nella sezione Generation Kplus della 75° Berlinale. «Siamo in un film di papà», dice la bimba, mentre sui titoli di coda compare la scritta «Un film di mio papà», a indicare comunque un suo contributo autoriale consistente, potendo firmare in prima persona anche se solo per attribuire la paternità, anche dell'opera, al genitore. [...]
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